Anche Renato Soru, “padre” della vertenza entrate, ha voluto chiarire in Aula le sue posizioni critiche sulle norme di attuazione offrendo, però, alla Giunta la propria collaborazione per “portare avanti quella che da una lotta si è trasformata in una vera e propria guerra”. “Non voglio fare nessuna propaganda, né polemica - ha proseguito Soru - anzi dico all’assessore che se avrà bisogno di un contributo in questa vertenza, potrà contare sulla mia collaborazione se lo vorrà”. Soru ha poi criticato “la sindrome del ricominciare da capo ogni volta, su ogni questione, cancellando ciò che è stato fatto in precedenza anche se ritenuto valido e opportuno”.
Per Soru con lo schema delle norme di attuazione si sta facendo un passo indietro: “Siamo stati già superati dal federalismo fiscale, altre regioni autonome hanno già preso i loro accordi. Abbiamo perso due anni e li abbiamo fatti perdere ai cittadini sardi”.
Nel suo intervento Soru ha voluto anche ricordare la questione di La Maddalena: “Laddove conquistiamo un diritto dobbiamo sostenerlo”.
Soru ha infine concordato con Paolo Maninchedda e con le sue critiche ma ha ribadito che al pensiero deve conseguire l’azione: “Faremmo meglio ad andarcene tutti a casa, questa è una legislatura nata sbagliata”.
