“Nei giorni scorsi abbiamo discusso in Commissione finanze l’interrogazione della deputata del Partito Democratico, Amalia Schirru sulla collocazione degli uffici dell'amministrazione finanziaria a Cagliari.
Sono dispiaciuta per il fatto che il Governo abbia ritenuto di fornire risposta all'interrogazione, presentata a settembre 2010, solo dopo che l'Agenzia del territorio di Cagliari ha ormai provveduto alle operazioni di trasloco dalla vecchia sede della «cittadella finanziaria», nella quale erano stati accorpati gli uffici dell'Agenzia medesima e quelli dell'Agenzia delle entrate.
Inoltre, con rammarico, ho potuto constatare che nemmeno la mobilitazione dei cittadini, i quali hanno raccolto ben 15.000 firme in 15 giorni, sia valsa ad evitare il predetto trasferimento di sede.
In proposito, ho tenuto a ricordare come l'ipotesi della separazione degli sportelli delle due Agenzie fosse ciclicamente riemersa negli ultimi otto anni, e fosse stata sempre scongiurata, finora, grazie al lavoro congiunto delle istituzioni, dei consigli provinciali e comunali, dei sindacati e di alcuni ordini professionali.
Fin dal maggio 2004, anche la Commissione Finanze della Camera aveva approvato due risoluzioni sulla ricollocazione degli uffici finanziari di Cagliari, la n. 7-00411 e la n. 7-00432, presentate, rispettivamente, dai deputati Benvenuto e Maurandi e da Antonio Pepe e Anedda, le quali impegnavano il Governo a contrastare i progetti di scorporo degli uffici finanziari, a condurre un'analisi dei costi/benefici dei progetti stessi, ad acquisire i pareri degli enti locali e a disporre la revoca del progetto di scorporo e trasferimento della cosiddetta cittadella finanziaria di Cagliari.
Ciò nonostante, l'Amministrazione finanziaria ha proceduto allo scorporo, incurante delle proteste di numerosi professionisti e utenti, i quali hanno invano evidenziato, in molteplici occasioni e in tutte le sedi, non soltanto i costi connessi con il trasferimento degli uffici dell'Agenzia del territorio, ma anche i disservizi derivanti dalla conclusione di quell'esperienza di strettissima collaborazione con l'Agenzia delle entrate che aveva costituito la motivazione principale della nascita della «cittadella finanziaria».
In particolare, l'attuazione di tale separazione fa compiere all'Amministrazione finanziaria un notevole passo indietro rispetto ai risultati conseguiti per effetto della centralizzazione di tutti gli uffici finanziari in un'unica struttura, rappresentati, fino ad oggi, dalla facile raggiungibilità da qualunque parte della città e dell'hinterland, con ampia disponibilità di parcheggi per dipendenti ed utenti, grazie ad un'intensa frequenza di mezzi pubblici e alla fermata della metropolitana leggera, dalle economie di tempo per i dipendenti, i cittadini ed i professionisti, dalla possibilità di trovare i servizi bancari prossimi a quelli finanziari centralizzati, dalle strutture organizzate per una comoda e razionale attesa dei contribuenti, nonché dai servizi di ristorazione disponibili.
D'altra parte, le economie invocate per motivare la scelta del trasferimento degli uffici - di cui non è stato possibile avere contezza, nonostante un incontro appositamente richiesto alla direttrice dell'Agenzia del territorio - saranno pesantemente controbilanciate dalle diseconomicità causate ai contribuenti e ai professionisti, i quali, per risolvere i propri problemi con l'Amministrazione finanziaria, saranno costretti a recarsi in una zona della città difficile da raggiungere, sia per la scarsa presenza di mezzi pubblici, sia perché l'accesso veicolare alla nuova sede di via Jenner avviene attraverso un tratto di strada congestionato e rischioso.
Infatti, via Jenner è un tratto di strada cieco, a due corsie, che termina con l'ingresso secondario dell'Azienda ospedaliera Brotzu, la più grande della Sardegna, che ospita reparti di eccellenza di interesse non solo regionale, nella quale lavorano circa 2.500 operatori. Inoltre, a via Jenner hanno sede altre strutture sanitarie, che si occupano della cura e della ricerca della microcitemia e delle malattie rare, molto diffuse in Sardegna, nonché di malattie oncologiche, alle quali accedono quotidianamente centinaia di cittadini, anche per sottoporsi a terapie salvavita.
Il trasferimento degli uffici provinciali dell'Agenzia del territorio, che quotidianamente ricevono centinaia di utenti tra professionisti, notai o semplici cittadini, può costituire un potenziale pregiudizio per il diritto alla salute di tutti i sardi, che sarebbero ulteriormente gravati dall'aumento del traffico e dall'impossibilità di trovare parcheggio nelle vicinanza dei predetti presidi ospedalieri.
Ritengo, pertanto, del tutto ingiustificata la scelta di attuare il trasferimento degli uffici dell'Agenzia del territorio di Cagliari a via Jenner, in considerazione del fatto che vi era la possibilità di realizzare risparmi sul canone di locazione dalla vecchia sede di via Vesalio, senza procedere allo smembramento della cittadella finanziaria, dal quale deriverà, purtroppo, uno scadimento del livello dei servizi erogati dall'Amministrazione finanziaria ai cittadini cagliaritani”. Red