“Abbiamo sempre informato l’opinione pubblica e il Consiglio sullo stato della spesa dei Fondi Comunitari. Tra l’altro è utile ricordare che le criticità sui Por derivano dal fatto che nel biennio 2007-2009, quando cioè era al governo della Regione la Giunta precedente, non è stato rendicontato neppure un euro. Tanto che oggi ci troviamo a dover chiudere ancora i periodi compresi tra il 2000-2006 e addirittura tra il 1990-1999. Appena lo scorso ottobre la Commissione europea aveva espresso un giudizio lusinghiero sulla velocità di spesa che sta rispettando i tempi previsti”.
È quanto afferma il vice presidente della Regione e assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa, in merito alle dichiarazioni dell’opposizione sui fondi POR. “Le risorse che rischiano di perdere le regioni italiane ammontano a 8 miliardi – prosegue l’assessore – ma questo problema non riguarda la Sardegna che seppure riscontri alcune difficoltà, non risulta tra le regioni sotto il livello di guardia. E’ stata la stessa Giunta a individuare le criticità nella delibera dello scorso 15 marzo, ma nella stessa sono state anche proposte sette azioni per arrivare alle possibili soluzioni.
Saranno infatti predisposti: 1) incontri e verifiche con i responsabili di Linea di Azione (LdA) e con i referenti di Asse per esaminare lo stato di attuazione del programma; 2) incontri bilaterali con i rappresentati della Commissione Europea; 3) compilazione su base bimestrale, di concerto con gli assessorati ed i servizi competenti, di cronogrammi attuativi per monitorare dati di avanzamento e previsionali delle procedure; 4) richiesta delle previsioni di spesa con cadenza bimestrale; 5) esame dei possibili strumenti e modalità di intervento che, nel rispetto della normativa comunitaria consentano di realizzare tempestivamente la spesa programmata (Grandi progetti; iniziative comunitarie Jeremie e Jessica, creazione di fondi quali il Fondo di garanzia, cogaranzia e controgaranzia; studio di un eventuale Fondo per lo sviluppo urbano); 6) ricognizione sui progetti ammissibili alla programmazione regionale unitaria ed operazioni a cavallo da rendicontare sul Por Fesr 2007/2103; 7) proposta di riprogrammazione del Por Fesr nella direzione di una maggiore concentrazione delle risorse, anche attraverso il ricorso ad un approccio di programmazione integrata (PIA) e a strumenti di ingegneria finanziaria. “Le risorse sono in capo alla Regione solo in minima parte - conclude La Spisa - ed enti locali, imprese e Consiglio regionale devono dare ognuno il proprio contributo all’accelerazione della spesa. Anziché perderci in polemiche improduttive stiamo lavorando insieme alla Commissione europea per superare i ritardi e ottimizzare i tempi di programmazione”. Red