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A Cagliari trittico di serate per “Forma e poesia nel jazz” al Teatro Massimo.

Si riaccendono i riflettori sulla quattordicesima edizione di Forma e poesia nel jazz: dopo la parentesi dell'altro weekend a Serrenti, la rassegna organizzata dall'associazione culturale Shannara ritorna a far base a Cagliari. Tre serate consecutive attendono questa settimana il pubblico al Teatro Massimo.

Apre il trittico di concerti, domani sera (mercoledì 20 aprile) alle 21, il chitarrista Giorgio Murtas con il terzo capitolo del suo “work in progress” dedicato (e intitolato) proprio a “Forma e poesia nel jazz”: un progetto in divenire che ha inaugurato nel 2007, alla decima edizione della rassegna (di cui è stato lui stesso l'ideatore, nel 1996), con una partitura scritta per la sua chitarra e la Big band della Scuola Civica di Musica di Cagliari, e proseguito poi, due anni fa, con un quartetto che vedeva Daniele Scannapieco al sax tenore, Nicola Muresu al contrabbasso e Nicola Angelucci alla batteria. 

E' un organico ancora differente quello cui Giorgio Murtas affida ora le pagine del suo “Forma e poesia nel jazz – Capitolo III”: con il chitarrista cagliaritano e con Nicola Muresu ci sarà infatti l'altosassofonista Sandro Satta, nome di primo piano sulla scena del jazz italiano degli ultimi tre decenni. E alla batteria, a impreziosire il quartetto, un'autentica icona della musica afroamericana, Famoudou Don Moye, storico percussionista dell'Art Ensemble of Chicago.

“Il progetto che si vuole sviluppare con questa produzione è strettamente legato al senso originariamente dato al titolo della rassegna 'Forma e poesia nel jazz'”, spiega Giorgio Murtas: “il jazz come insieme di note ma anche come testo leggibile ...le note di tutti temi nella loro sequenza compositiva avranno la caratteristica di essere traducibili in frammenti di poesie o di concetti... l'improvvisazione sia individuale che collettiva si muoverà quindi partendo da un contenuto testuale trasposto in note”.

Altri suoni e altre atmosfere la sera dopo (giovedì 21 aprile) con Giovanni Guidi e Gianluca Petrella, due musicisti emblematici dello stato di grazia del jazz italiano e delle sue nuove generazioni. Doppio impegno per loro sul palco del MiniMax: esauriti i biglietti per il concerto delle ore 21, gli organizzatori hanno infatti allestito un altro set con inizio alle 19. Classe 1985, miglior nuovo talento nel 2007 al referendum della rivista Musica Jazz, Giovanni Guidi è uno dei pianisti più interessanti emersi negli ultimissimi anni. Non a caso un musicista come Enrico Rava l'ha voluto nel suo New Quintet insieme proprio a Gianluca Petrella; il quale, nonostante l'età ancora giovane (trentasei anni compiuti da un mese), è ormai da tempo nel novero dei miglior trombonisti sulla scena jazzistica internazionale, come dimostra il suo ragguardevole palmarès. 

Anche la bacheca di Francesco Bearzatti, al centro dei riflettori del MiniMax venerdì (22 aprile) con il suo Tinissima Quartet, conta più di un alloro: miglior nuovo talento nel 2003 e miglior sassofonista nel 2009 per la rivista Musica Jazz, nell'ultima edizione all'annuale referendum della critica promosso dallo storico magazine ha conquistato due riconoscimenti, per il gruppo e per il disco “X (Suite for Malcolm)”. Ed è appunto questo nuovo lavoro dedicato a Malcolm X (il grande attivista afroamericano assassinato nel 1965) che il jazzista friulano proporrà a Cagliari in una versione che dal vivo si sviluppa in un progetto multimediale, con la proiezione di illustrazioni realizzate da Francesco Chiacchiosulle musiche originali eseguite dal Tinissima Quartet: Francesco Bearzatti al sax tenore e al clarinetto, Giovanni Falzone alla tromba, Danilo Gallo al basso e Zeno de Rossi alla batteria.

I biglietti per ogni concerto costano 15 euro (più 2 euro di diritti di prevendita), e si possono acquistare attraverso il circuito Greenticket, al Box Office di Cagliari (tel. 070657428) e da Sarconline (tel. 070684275).

Prima dei concerti, a partire dalle 19:30, consueto appuntamento con “Aperitivo in rosso”, assaggi e degustazioni di vini offerti da varie cantine e altri produttori: un'occasione per scambiare due chiacchiere anche con i protagonisti delle serate e per ammirare gli “Scatti di jazz tra forma e poesia”, la mostra fotografica che rende omaggio al ricordo di Roberto Aymerich attraverso una selezione di istantanee raccolte in giro per i festival sardi dal fotografo cagliaritano scomparso la scorsa estate.  Red-com