Juventus (53) – Catania (37) 2 – 2 - La Juve per continuare a rincorrere il quarto posto da una parte e dall’altra il Catania alla ricerca della salvezza. Alla fine il pari accontenta forse i siciliani che allungano in classifica sulle rivali vittoriose stasera. Partita contratta con le squadre che cercano di pressare alto. Al 19’ un episodio in area di rigore catanese, con Alvares che allontana ingenuamente un pallone con le braccia, l’arbitro Bergonzi a due passi non ha dubbi e fischia il rigore. Sul dischetto Del Piero che non sbaglia e regala il vantaggio alla Juve.
Il Catania è ben messo in campo anche se il 4-2-3-1 schierato da Simeone soffre il gioco sulle fasce dei bianconeri. E proprio dalla destra al 38’ che nasce il raddoppio juventino: palla di Matri sullo spazio per Krasic che dal fondo mette al centro , il difensore Silvestre non riesce a ribattere e il rimpallo favorisce ancora il capitano torinese che segna il 2 a 0. La partita si mette nei binari giusti per la Juventus, anche se un minuto più tardi Gomes lascia partire un bolide che si stampa sulla traversa. Il doppio vantaggio non lascia tranquilli i bianconeri. Nella ripresa il Catania gioca con più piglio e sicuramente con Berghezio al posto di Izco la squadra ospite inizia a creare tante occasioni che per poco non si concretizzano in rete. La Juve malgrado inizi a perdere campo ha diverse occasioni in contropiede per realizzare il terzo gol che chiuderebbe la gara. Sorensen sembra un pesce fuor d’acqua sulla fascia destra soffre ogni volta che Ricchiuti e Berghezio lo attaccano e proprio dalla sua parte arriva l’azione che porta al gol gli ospiti.
L’attaccante argentino ex Sant’Etienne brucia il giovane ed inadeguato difensore juventino, mette al centro e dall’altra parte arriva Gomes che segna il gol che dimezza le distanze. Nel finale con la Juve tutta in difesa, Pepe si mangia clamorosamente il gol della tranquillità sprecando una situazione di tre contro uno e così a tempo scaduto arriva il meritato pari per la squadra di Simeone. Punizione dal limite dell’area juventina per il Catania, sulla palla Lodi che batte sulla barriera. Secondo Bergonzi, Felipe Melo tocca con il braccio – evidente l’abbaglio dell’ arbitro - e così altro fischio . ma questa volta il napoletano arrivato a gennaio non sbaglia e spiazza Buffon.