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“La flotta navale sarda, sostenuta dalla Regione e dalla Provincia di Olbia Tempio, è stata una geniale intuizione che sta diventando realtà.

“Il progetto della flotta navale sarda, fortemente sostenuto dal presidente Cappellacci e dalla Provincia di Olbia Tempio si sta dimostrando vincente. Ora  si stanno facendo i primi passi , ma a breve si consoliderà concretamente questa geniale intuizione che consentirà a tutte le famiglie dei  sardi a ai turisti di trascorrere le vacanze in Sardegna a prezzi accessibili, con grandi benefici per tutto il sistema turistico e produttivo dell’isola, messo in pericolo dal caro – biglietti applicato da un presunto ‘cartello’ di compagnie armatoriali”.

Il presidente della Provincia di Olbia Tempio  Fedele Sanciu commenta così il boom di prenotazioni sul sito internet della Saremar, compagnia che, con le navi noleggiate su iniziativa della Regione, collegherà la Sardegna con il continente dal 15 giugno.

“L’obiettivo  – prosegue Sanciu- è quello di far partire subito la flotta sarda che dovrà operare sulle rotte principali, con un capitale prevalentemente regionale, ma con la compartecipazione di tutti i soggetti interessati, in particolare quelli che appartengono alle categorie  produttive che  vivono di  export.  Tra questi coloro che operano nel distretto del granito , del sughero, del marmo, ma anche gli altri grandi operatori economici , in modo particolare quelli del settore turistico che hanno necessità di usufruire di una compagnia navale efficiente, a  prezzi ragionevoli, per non vedere compromesso il proprio giro d’affari e chiudere bottega”. 

Sugli aumenti dei prezzi dei biglietti da parte degli armatori privati Sanciu aggiunge: “C’è qualcuno che sta dicendo le bugie attribuendo il motivo dei rincari all’aumento del prezzo del carburante. Da un’indagine di mercato che abbiamo effettuato infatti,  abbiamo scoperto che le principali compagnie navali degli altri paesi comunitari hanno aumentato dallo scorso anno i prezzi della tratte interne di pochi euro! Addirittura, in alcune occasioni, si spende meno nel 2011 piuttosto che nel 2010!”.

“ Una famiglia composta da due adulti , due bambini con un’auto al seguito di grandi dimensioni, spende in traghetto, a volte su tratte molto più lunghe, cifre molto più basse. Ad esempio sulla Ibiza-Barcellona, andata e ritorno, oppure in Grecia dal porto del Pireo a Rodi,  o anche sulla Marsiglia – Ajaccio, a/r. La stessa famiglia invece va a spendere molto di più sulla tratta la Genova-Olbia e su quella Civitavecchia-Olbia. Prezzi improponibili, frutto di un monopolio temporaneo costituito da alcuni imprenditori privati che dovrebbero fare alcuni passi indietro e agire con meno arroganza, rispettando il popolo sardo che per decenni gli ha dato la possibilità di poter lavorare nella nostra terra”.

“Non possiamo accettare – conclude il Presidente della Provincia – di essere considerati semplicemente ‘merce’ sulla quale fare alti profitti. A tutto questo ci ribelliamo e sosteniamo l’importante iniziativa che vedrà nascere a breve la compagnia di navigazione dei sardi, nel rispetto delle leggi e degli indirizzi comunitari”.    

Per capire perché si è arrivati a questo punto bisogna risalire ai primi mesi dell’anno quando,  a causa della gara (tutt’ora aperta), per l’assegnazione della compagnia Tirrenia al miglior offerente, gli armatori privati hanno praticato aumenti spropositati rispetto allo scorso anno.

Per compensare l’assenza dell’effetto calmiere della compagnia Tirrenia, Regione e Provincia di Olbia Tempio si sono mobilitate coinvolgendo tutte le istituzioni e i rappresentanti delle  categorie e delle associazioni di tutta l’isola. 

La protesta si è concretizzata nella riunione del consiglio provinciale di Olbia Tempio aperto, al porto dell’isola Bianca, il 28 aprile scorso,  al quale era presente il governatore Cappellacci e gli assessori  della sua giunta, dal quale è scaturito fuori un documento unitario nel quale si stigmatizzava “l’inaccettabile comportamento delle principali compagnie di navigazione che sta penalizzando fortemente l’economia della Sardegna e  contrasta fortemente con l’immagine di una Regione che considera il turismo uno dei pilastri strategici per lo sviluppo”.

“Un fatto di estrema gravità – spiegava il documento - a cui la Regione ha già risposto non solo  con ogni mezzo consentito dalla legge per contrastare e rimuovere questa palese violazione , ma con azioni concrete, tempestive, finalizzate  a  restituire in primo luogo ai sardi, ma anche a tutti quelli che utilizzano la nave da e per la Sardegna , condizioni tariffarie di normalità e di mercato assicurando pari dignità rispetto a qualsiasi contesto del territorio nazionale”. Red

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