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Il solenne Requiem tedesco di Johannes Brahms chiude, il 27-28 maggio, l’XI Festival di Sant’Efisio del Teatro Lirico di Cagliari

L’XI Festival di Sant’Efisio del Teatro Lirico di Cagliari si conclude, venerdì 27 maggio alle 20.30 (turno Alfa) e sabato 28 maggio alle 19 (turno Beta), con un raffinato appuntamento con la musica sacra sinfonico-corale: Ein deutsches Requiem op. 45 di Johannes Brahms. Il capolavoro musicale del geniale compositore tedesco, scritto nel 1868, viene interpretato da Filippo Maria Bressan che dirige l’Orchestra e il Coro del Teatro Lirico. In qualità di eccellenti solisti si esibiscono: Elisabetta Scano (soprano) e Gabriele Ribis (baritono). Il maestro del coro è Fulvio Fogliazza.

 

L’XI Festival di Sant’Efisio si avvale del contributo della Regione Autonoma della Sardegna e della Fondazione Banco di Sardegna.

 

Filippo Maria Bressan - Uno dei pochi direttori italiani ad essere invitato regolarmente a dirigere e collaborare con orchestre e compagini di massimo prestigio, quali l’Orchestra e il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Orchestra e il Coro del Teatro La Fenice di Venezia, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI di Torino, l’Orchestra Regionale della Toscana (ORT), Filippo Maria Bressan è una delle bacchette più interessanti della nuova scuola italiana. Ospite regolare dei maggiori festival italiani di musica antica, sinfonica e contemporanea (Festival Monteverdi di Cremona, MiTo Settembre Musica, Biennale di Venezia) ha lavorato al fianco di Claudio Abbado, Giuseppe Sinopoli, Carlo Maria Giulini, Lorin Maazel, George Prêtre, Jeffrey Tate, Myung-Whun Chung, Mstislav Rostropovich, Neeme Järvi, Frans Brüggen, Eliahu Inbal, Peter Maag, e poi Luciano Berio, Arvo Pärt, Roman Vlad. Allievo a Vienna di Karl Österreicher, perfezionatosi con Sir John Eliot Gardiner e Ferdinand Leitner e, quindi, assistente di Jurgen Jürgens, Filippo Maria Bressan rappresenta una sintesi estremamente efficace ed oggi assai rara di profonda conoscenza della tradizione vocale italiana e della scuola sinfonica tedesca. Questa doppia discendenza l’ha portato ad essere fra i maggiori interpreti nel repertorio corale e sinfonico-corale – comprendendo i grandi oratori, messe, ed opere profane di autori come Händel, Bach, Vivaldi, Haydn, Mozart, Beethoven, Mendelssohn, Schubert, Brahms – e tra i più importanti specialisti nell’opera del Settecento e del primo Ottocento. Alla direzione d’orchestra affianca, da sempre, una passione per il coro e la voce; dal 2000 al 2002 è maestro del Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma, dove ancora è regolarmente invitato a dirigere. Filippo Maria Bressan ha diretto realtà corali prestigiose anche all’estero, come il World Youth Choir (tournèe in Belgio nel 2005) ed il Coro Giovanile Italiano (dal 2003 al 2005). Possiede un repertorio corale vastissimo (da Monteverdi al contemporaneo) ed una sensibilità particolarmente raffinata nel trattamento delle voci che lo porta ad essere direttore ideale anche in ambito operistico. Reduce da una trionfale tournée in Polonia e Danimarca con La Creazione di Haydn, ha recentemente diretto, con grande successo, Paride ed Elena di Christoph Willibald Gluck all’Opéra Royal de Wallonie, dopo averla portata al Teatro Verdi di Pisa, al Teatro Goldoni di Livorno e al Teatro del Giglio di Lucca. Ha riscoperto e presentato, in prima esecuzione moderna, due opere di Baldassarre Galuppi: i Vespri di Natale, diretti, nel dicembre 2006, nella Basilica di San Marco a Venezia con l’Orchestra e il Coro del Teatro La Fenice, ed Ifigenia in Tauride, recentemente diretta al Teatro Goldoni di Venezia. Ha diretto, inoltre, Il mondo della luna di Giovanni Paisiello (Verdi di Trieste), Semiramide di Gioachino Rossini (teatri di Pisa, Livorno, Rovigo, Trento), Alcina di Georg Friedrich Händel (Verdi di Trieste), Orfeo ed Euridice di Christoph Willibald Gluck (Verdi di Padova), Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart (Filarmonico di Verona). In ambito sinfonico ha diretto tutte le principali orchestre italiane, con un repertorio che spazia dalle ouverture di Johann Sebastian Bach a Rendering di Luciano Berio, collaborando con solisti quali Giuseppe Andaloro, Antonio Ballista, Rudolf Buchbinder, Michele Campanella, Bruno Canino, Giuliano Carmignola, Gabriele Cassone, Bruno De Simone, Benedetto Lupo, Sara Mingardo, duo Pepicelli, Mikhail Pletnev, Roberto Prosseda. Direttore stabile dell’Orchestra Sinfonica di Savona, è stato direttore principale dell’Academia de li Musici ed ha fondato Athestis Chorus&Orchestra – coro e orchestra impegnati nell’esecuzione della musica barocca avvalendosi di testi autentici e strumenti d’epoca – e quindi l’ensemble coro&orchestra Voxonus, con i quali è divenuto uno dei protagonisti della rivalutazione della musica antica in Italia e del rinnovo del repertorio corale e sinfonico. Ha registrato diverse prime esecuzioni assolute e concerti dal vivo per la RAI e per le radiotelevisioni austriaca, francese, slovena e brasiliana. Ha inciso per Decca, Deutsche Grammophon, EMI, Virgin; con Chandos Records ha pubblicato 4 cofanetti (Arianna e Requiem di Benedetto Marcello; Messa per San Marco di Baldassare Galuppi; La Resurrezione di Lazzaro di Antonio Calegari) che hanno avuto un importante riscontro di critica e pubblico. Dal 2006 è membro del comitato scientifico della “Fondazione Gioachino Rossini” di Pesaro.

 

Fulvio Fogliazza - Nato a Cremona, ha studiato al Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” di Parma e si è diplomato in pianoforte con Piero Rattalino e in composizione con Franco Margola. Ha, inoltre, studiato direzione d’orchestra con Sergiu Celibidache e Franco Ferrara. Dopo un’importante attività come concertista in Europa, si è dedicato alla preparazione di cori polifonici e lirici nei teatri di Cremona, Bergamo, Brescia e Parma. Successivamente è stato chiamato, in qualità di maestro del coro, nei maggiori teatri d’opera italiani, come il Comunale di Bologna (1970-1980), il Regio di Torino (1981-1991), il Massimo di Palermo (1991-1999, 2002-2005), il Carlo Felice di Genova (1999-2000). Ha anche insegnato “lettura della partitura” in vari conservatori italiani e si è dedicato all’attività di compositore, scrivendo, tra l’altro, un Concerto per pianoforte e orchestra. Con il Festival Settembre-Musica di Torino ha realizzato molte esecuzioni di musica polifonica antica, fra cui il Sederunt principes di Perotinus, di musica moderna e contemporanea. Ha collaborato con direttori quali Igor Markevitch, Riccardo Chailly, Gianandrea Gavazzeni.

 

 

Gabriele Ribis - Nato a Cividale del Friuli, ha compiuto i suoi studi a Udine, dove si è diplomato in clarinetto e laureato in Conservazione dei beni culturali. Ha studiato canto con Claudio Desderi alla Scuola di Musica di Fiesole, con Raina Kabaivanska all’Accademia Chigiana di Siena e all’Accademia dell’Arena di Verona ed attualmente si perfeziona con il baritono Carlo Meliciani. Ha vinto, fra l’altro, il Concorso Internazionale “Eurobottega” di Treviso (per il ruolo di Guglielmo in Così fan tutte, diretto da Peter Maag e con la regia di Maurizio Scaparro) ed il Concorso del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto. Importante la partecipazione, ancora nel ruolo di Guglielmo, alla produzione di Così fan tutte, con la regia di Giorgio Strehler per il Piccolo Teatro di Milano, interpretato in Italia (Teatro Quirino, Roma), Spagna (Festival di Perelada e Santander), Germania (Maifestspiele di Wiesbaden), Giappone (Teatro Nissay, Tokyo), Russia (Mosca e San Pietroburgo) e Grecia (Megaron, Atene). Allo stesso tempo è stato ospite di alcuni fra i più importanti teatri italiani: Teatro La Fenice di Venezia (Ottokar in Der Freischütz), Teatro Regio di Parma (Moralés in Carmen), Teatro Filarmonico di Verona (Don Giovanni e Danilo in La vedova allegra). Fra gli impegni più recenti, da ricordare il grande apprezzamento della critica per due prime assolute: Obra Maestra di Giovanni Mancuso a Spoleto con la regia di Pippo Del Bono e Il tempo sospeso del volo di Nicola Sani con la regia di Franco Ripa di Meana al REC Festival di Reggio Emilia. Nel 2008 ha inaugurato la stagione del Comunale di Bologna con Der Vampyr (Robert Green) di Marschner (direzione di Roberto Abbado, regia di Pier Luigi Pizzi) e, nel 2009, è stato prima Dancairo in Carmen alle Terme di Caracalla accanto a Elina Garanca ed ha poi debuttato al Maggio Musicale Fiorentino in La Traviata (Marchese d’Obigny). Nel 2010 ha debuttato il ruolo di Don Alfonso in Così fan tutte al Teatro Massimo Bellini di Catania, è stato poi L’hôtelier in Manon di Massenet all’Opera di Roma per la regia di Jean-Louis Grinda, Primo Soldato in Salome di Richard Strauss in una produzione di Robert Carsen per il Maggio Musicale Fiorentino, Bello in La fanciulla del West al Teatro Massimo di Palermo, diretto da Bruno Bartoletti per la regia di Lorenzo Mariani e Ceprano in Rigoletto all’Opéra di Montecarlo.

 

Elisabetta Scano - Nata a Cagliari, si è diplomata in flauto con Salvatore Saddi e ha iniziato lo studio del canto sotto la guida del padre, perfezionandosi in seguito con Renata Scotto, Leyla Gencer e Regina Resnick. Ha debuttato in ambito operistico nel 1992 col ruolo di Adina nell’Elisir d'amore al Teatro Verdi di Sassari e, l’anno seguente, come protagonista di Lucia di Lammermoor nello stesso teatro. Nel 1993 è stata Musetta nella Bohème a Cagliari e, nel 1994, ha interpretato il ruolo di Isabella in Pensa alla Patria dall’Italiana in Algeri al Rossini Opera Festival di Pesaro. A Treviso, sotto la direzione di Peter Maag, è stata la Regina della Notte nel Flauto magico e, ancora a Sassari, ha debuttato nel ruolo di Amina nella Sonnambula. Nel 1995 ha cantato nel Gallo d’oro (Il Gallo) al Teatro dell’Opera di Roma, Il ratto dal serraglio (Blonde) nei teatri del circuito veneto e nell’Orfeo ed Euridice (Amore) di Gluk a Sassari. Nel 1996 è stata Gilda nel Rigoletto ad Ascoli Piceno, Elena nel Cappello di paglia di Firenze al Teatro Bellini di Catania con Maurizio Arena, la Fata e il Nano in Hänsel e Gretel al Teatro Regio di Torino, Carolina nel Matrimonio segreto per la direzione di John Mauceri (Teatro Regio di Torino), Gilbo nell’Idolo cinese (Arena di Verona), Echo in Ariadne auf Naxos (Maggio Musicale Fiorentino), Serpina nella Serva Padrona al Festival Spontini di Jesi con Marcello Panni e Olimpia in Les contes d'Hoffmann (teatri del circuito veneto). Nel 1998 ha cantato in Falstaff (Nannetta) a Sassari, ha preso parte all’allestimento del Tabarro con Riccardo Chailly ed è stata Lauretta in Gianni Schicchi al Concertgebouw di Amsterdam. Ha interpretato, inoltre, il ruolo di Amenaide in Tancredi a Sassari e ha fatto parte del cast nel Falstaff diretto da Claudio Abbado a Ferrara. Ha partecipato al Festival Scarlatti di Palermo con l’opera Massimo Puppieno di Alessandro Scarlatti diretta da Fabio Biondi; ha debuttato nel ruolo di Pamina nel Flauto magico a Sassari e di Oriana in Amadigi al Teatro di San Carlo di Napoli con Rinaldo Alessandrini. Si è esibita, inoltre, in Farnacei (Gilade) di Vivaldi con Jordi Savall a Bordeaux e in Elena e Malvina (Elena) di Soliva con la RSI diretta da Diego Fasolis. Nel 2008, al Teatro Lirico di Cagliari, ha interpretato il ruolo di Amina in una produzione della Sonnambula con la regia di Hugo De Ana e, recentemente, quello di Adina nell’Elisir d’amore con la regia di Michele Mirabella. Intensa è l’attività concertistica che spazia dal repertorio barocco a quello postromantico. Tra le sue interpretazioni si ricordano: Stabat Mater di Pergolesi, La contesa de’ Numi di Vinci diretti da Rinaldo Alessandrini, Exsultate Jubilate e la Messa dell'incoronazione di Mozart, Petite Messe Solennelle di Rossini e Ein Deutsches Requiem di Brahms (Teatro Lirico di Cagliari, 2006), Il Paradiso e la Peri di Schumann, Carmina Burana e Catulli Carmina di Orff, recital su musiche di compositori italiani del Novecento. Nel 2002 è stata scelta per chiudere il Festival Scarlatti di Palermo in un concerto sul tema della follia con Rinaldo Alessandrini e Fabio Biondi. Tra le numerose incisioni ricordiamo per Decca La bohème (Musetta), Rossini Cantatas vol. 2, Le nozze di Teti e Peleo, la Messa Solenne di Verdi dirette da Riccardo Chailly; per Opera Rara La romanzesca e l'uomo nero di Donizetti e La prigione di Edimburgo di Ricci; per Deutsche Grammophon il Te Deum di Charpentier diretto da Myung-Whun Chung; per Opus 111 le Cantate di Bach di Rinaldo Alessandrini; per RSI ha inciso Giulia e Sesto Pompeo (Giulia) ed Elena e Malvina (Elena) di Soliva. Insegna canto al Conservatorio Statale di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari. Red-com