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Attacco suicida a Herat: Kamikaze contro la base italiana: 5 feriti, uno è grave

Sarebbero cinque i feriti italiani nell'attacco di Herat. Fonti della Difesa feriscono che di questi, uno è grave e gli altri quattro hanno riportato ferite più leggere. Fonti della polizia parlano di un bilancio complessivo di due morti e 26 feriti.

"Non c'è stato nessun militare italiano morto. Ci sono molti feriti, di cui uno grave. Le vittime sono della polizia afghana". Lo dice il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, riferendosi all'attacco di stamani al Prt italiano ad Herat a 'Start' su Radiouno. La Russa spiega che "si è trattato di  un attacco in piena regola al compound del Prt di Herat. L'attacco è finito". Il ministro della Difesa terrà sul tema una conferenza stampa alle 12.15 in Senato.

"Ho appreso la notizia dell'attacco contro la base italiana ad Herat. Siamo vicini ai nostri soldati e alle loro famiglie", dice in una nota Silvio Berlusconi.
"Ancora una volta - aggiunge il presidente del Consiglio - esprimiamo la nostra riconoscenza e il nostro incoraggiamento a tutti i militari italiani che con grande professionalità ed impegno svolgono la loro difficile missione di pace in
Afghanistan e nelle altre aree di crisi".

Secondo le prime ricostruzioni, erano almeno due i kamikaze che hanno partecipato a un attacco suicida nei pressi della sede del team per la ricostruzione provinciale (prt) di Herat. Lo ha riferito un portavoce del ministero dell'Interno afghano, Zemari Bashary. Un portavoce dei talebani, Qari Yousuf Ahmadi, ha parlato di quattro kamikaze in azione, ma spesso i guerriglieri forniscono numeri 'gonfiati' sulle loro azioni.

Il Prt italiano è una struttura civile-militare che opera in quella sede praticamente dall'inizio della missione e che si occupa, soprattutto, di progetti di ricostruzione in favore della popolazione.

L'attacco al Prt italiano, o comunque ad uno degli edifici a ridosso del Prt (anche questo aspetto ancora non è chiaro), nel cuore della città, ha sorpreso molti osservatori, poiché il capoluogo della regione ovest è una delle aree relativamente più tranquille dell'Afghanistan. Non a caso proprio Herat sarà una delle prime città che verranno riconsegnate dalla Nato alla responsabilità delle autorità e delle Forze di sicurezza locali.

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