Pier Luigi Bersani prevede, nell'immediato futuro, "sofisticate tecniche di sopravvivenza". Soprattutto alla luce di una "maggioranza che non c'è piu"' dopo il "ribaltone" delle urne.
Il segretario Pd è tornato sui temi politici del momento prima dell'inizio delle
celebrazioni del 2 giugno e della parata militare in via dei Fori imperiali.
"Siamo ormai - ha detto - al teatro politico con un governo, di fatto, paralizzato". Da qui la rinnovata richiesta che l'esecutivo "si presenti già dimissionario alla verifica. Noi - ha poi aggiunto Bersani - faremo certamente la nostra parte".
Bersani ha sottolineato che finalmente, con i referendum "si parla di merito e non di questioni di destra o sinistra. La risposta da dare è se vogliamo che ci sia un piano nucleare del governo oppure no". Il leader del Pd ha auspicato che "i cittadini siano messi in grado di giudicare attraverso una corretta e ampia informazione e che, quindi, si dia spazio alla questione".