Dura e critica presa di posizione del gruppo di consiglieri provinciali del PD: Mario Tendas, Roberto Scema, Giangavino Buttu, Francesco Federico e Battista Ghisu. Mettono tutto nero su bianco in un comunicato diramato il 3 giugno scorso: “Che figuraccia, in 12 mesi hanno aperto l'aeroporto di Fenosu e poi lo hanno chiuso sommersi dai debiti per quasi 6 milioni di euro – affermano - A mettere la pietra tombale su questa vicenda documenti scottanti, stilati dal Collegio Sindacale della So.Ge.A.Or Spa, che nella relazione allegata al bilancio d'esercizio che si è chiuso il 31 Dicembre 2010 e nella relazione trimestrale al 31 marzo
A mettere fine all'illusione di tutta la popolazione oristanese – continuano - ci ha pensato
Gli estensori della protesta, aumentano la dose, affermando che “il Collegio Sindacale, nei giorni scorsi, aveva espresso un parere pesantissimo, rilevando “ulteriori omissioni e/o fatti censurabili, irregolarità non ancora definiti” ed evidenziando che “non sono state rispettate interamente le norme imposte dalla LR n° 5/2007 per le procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori, forniture e servizi, in attuazione della Direttiva Comunitaria n. 2004/18/CEE del 31/03/2004 del D.lgs 163/2006, aggiornato dal D.lgs 152/2008”. Inoltre, secondo i revisori, non sono state rispettate interamente le norme del D.L. 112/2008 in materia di reclutamento del personale, e ancora, in merito al contratto onerosissimo con la Denim Air, hanno rilevato che “l'attività svolta dalla società, in conseguenza del contratto di cui sopra, non è inerente l'oggetto sociale”, aggiungendo che sussiste la possibilità che “le somme erogate a fronte di tale contratto siano considerate aiuti di Stato”, ed è stata messa in risalto anche la posizione di “incompatibilità dell'attività svolta dal consulente aeronautico nel 2010, sia come consulente strategico, coordinatore delle attività aeroportuali e dei rapporti con la compagnia aerea e sia come rappresentante della compagnia aerea Denim Air nelle trattative con
Macigni pesantissimi - continua la nota - a cui se ne aggiungono altri altrettanto pesanti come la mancanza del Direttore Generale e del Direttore Operativo, che l'assetto organizzativo amministrativo contabile della società non è adeguato in rapporto alle dimensioni della società e che la “società non è dotata di un sistema di controllo interno sui processi contabili, che avrebbe comportato l'osservanza delle procedure, necessarie per monitorare l'eventuale commissioni di errori”. Il collegio sindacale aveva poi espresso parere negativo su “un'anticipazione ottenuta da un Istituto di credito di 1 milione di euro” perché “questa operazione ha aumentato le esposizioni bancarie della società e le garanzie prodotte non erano utilizzabili per l'ottenimento dell'anticipazione”. I revisori hanno certificato per il 2010 una perdita d'esercizio di 5.913.646, un risultato che ha annullato l'intero capitale sociale e determinato un deficit patrimoniale di 2.130.493, soldi che prima o poi dovranno sborsare i soci, se vorranno evitare il fallimento. Già dallo scorso anno il gruppo provinciale del PD, aveva chiesto il piano industriale e il contratto con
Il Presidente Cappellacci aveva addirittura sostenuto che “del problema di Fenosu se ne sarebbe occupato l'Ufficio Legale”. Ci lasciano molto perplessi le dichiarazioni di qualche ex amministratore della SO.GE.A.OR, quando asserisce che solo l'assessore Oscar Cherchi si è impegnato per Fenosu, infatti, abbiamo visto come sono andate a finire le cose: con scalo chiuso, passeggeri a terra e dipendenti a spasso. Negare che il contratto con Denim Air sia stato un errore, per qualche esponente che ha amministrato al Società, si può interpretare solo come la difesa del proprio operato, ma dire che