Attilio Dedoni (Riformatori Sardi Liberaldemocratici) ha denunciato il carattere omnibus” della Terza commissione, spiegando che se c’è una proposta di legge che non deve passare nella commissione di merito, con un accordo trasversale, la si inserisce nel collegato. Una strada condannata dall’esponente dei Riformatori, che ha richiamato i suoi colleghi all’etica e alla morale. Credo che sia ora che ciascuno di noi - ha dichiarato - si assuma le proprie responsabilità nell’interesse del popolo sardo. Credo che, più che mai, - ha continuato - dovremmo essere compartecipi di una soluzione definitiva per Abbanoa e anche per il sistema legato alla cultura”. Per fare questo è pero necessario che le “numerose leggi risolutive presentate in commissione” siano poi portate in Aula, dimostrando che l’attenzione per la Sardegna va al di là degli schieramenti politici. Occorre quindi guardare verso un partito dei sardi che superi la logica dell’interesse portata aventi dalle “combriccole.Noi vogliamo - ha concluso - che ci sia una nuova logica: un collegato snello che chiuda definitivamente le questioni Abbanoa e sanità. Se non faremo questo, saremo tutti responsabili e colpevoli, da destra a sinistra passando per il centro.
Il capogruppo del Pdl, Mario Diana, ha ribattuto alle accuse mosse alla Giunta e alla maggioranza di Giampaolo Diana (Pd), il quale ha elencato tutti i tagli operati al bilancio per finanziare il Collegato alla manovra. Si tratta – ha affermato - di notizie non fondate. Mario Diana ha evidenziato come sia fondamentale intervenire su Abbanoa. Oggi siamo davanti a un disastro che rischia di arrivare in tribunale e noi dobbiamo intervenire. Non c’è una società ha proseguito Diana - che si occupi di servizio idrico integrato che chiuda un bilancio in pari. Servirebbero 400 milioni di euro per sanare la situazione di Abbanoa. In questo momento non è il momento di fare riforme del servizio integrato d’acqua, bisogna salvare il salvabile, perché si rischia che vada a fondo non solo Abbanoa così come centinaia d’imprese. E fondamentale - ha poi concluso il capogruppo del Pdl spiegando che si sarebbero certo voluti evitare tagli - che il Pil della nostra Regione cresca, perché i soldi pubblici non sono più sufficienti.
Ha poi preso la parola a Mario Bruno, capogruppo del Pd, che ha invitato l’assessore regionale della Programmazione, Giorgio La Spisa, a ritirare questo Collegato e a concentrarci sulle cose serie qui contenute con una più approfondita riflessione. E rivolgendosi ancora al rappresentante dell’Esecutivo e alla maggioranza ha esortato i colleghi a non navigare a vista, a non proseguire con l’agonia, visto che non si capisce più chi è in maggioranza o chi all’opposizione, e che nonostante sia stata chiesta una sospensiva, anche da una parte della maggioranza, ossia dal Gruppo dei Riformatori sardi, per attuare una riflessione approfondita anche su Abbanoa abbiamo deciso di andare avanti. E intanto c’è la crisi della Chimica, dell’Industria e di tutto questo non se ne parla. Oggi gli operai della Vinyls sono da Giorgio Napolitano perché a questi lavoratori è rimasto soltanto il presidente della Repubblica perché noi non siamo stati capaci di dar loro risposte concrete”. Secondo Bruno: Bisogna che ci confrontiamo sulla mancata spesa dei fondi comunitari, ma anche su Abbanoa. Diana chiede a noi le soluzioni: siete voi in maggioranza e dovete fare delle scelte come abbiamo fatto noi quando eravamo al governo. Noi faremo la nostra parte ma ogni tanto fateci una proposta”. E ha concluso: I tagli dei fondi citati Giampaolo Diana sono reali. Confermo il mio invito alla Giunta di ritirare il Collegato.
Prima che la presidente Lombardo desse la parola alla Giunta, è stata richiesta di Adriano Salis (capogruppo dell’Idv) la verifica del numero legale. I lavori sono proseguiti regolarmente visto che era presente in Aula il numero di consiglieri previsto dal Regolamento.
Per la Giunta ha preso la parola l’assessore alla Programmazione economica Giorgio La Spisa che ha spiegato come “la sempre più crescente difficoltà del Consiglio regionale a fare le leggi porta a utilizzare alcuni disegni di legge come contenitori, ma questo non avviene in mala fede ma per necessità. Per quanto riguarda Abbanoa, tema centrale dell’articolo in discussione, La Spisa ha ribadito quanto già espresso in sede di presentazione sul carattere di emergenza sia sul piano sostanziale che per quanto riguarda la copertura finanziaria e che il provvedimento sintetizza un ddl già presentato dalla giunta nel luglio del 2010. Più passa il tempo più la situazione si aggrava – ha sottolineato l’assessore - dobbiamo affrontarla e verificare su quale parte del Bilancio influire per recuperare le risorse. Per La Spisa la proposta della giunta è coraggiosa in quanto mira a modificare un sistema che produce soltanto perdite e che è nato esplicitamente sotto il controllo politico. Al Consiglio la scelta se lasciare la situazione così com’è e andare puntualmente a coprire le perdite sottraendo risorse da capitoli importanti, oppure fare una scelta coraggiosa e tentare di cambiarlo. Per l’assessore sarebbe pericolosa una scelta che porti ad intaccare risorse da settori fondamentali come il fondo di programmazione negoziata perché avrebbe conseguenza pesanti. Sul Fesr, Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale, La Spisa ha ricordato che la lettera del commissario europeo è stata inviata a tutte le regioni a rischio disimpegno, che ammonta a circa sette milioni in tutta Italia, e tra queste la regione Sardegna è quella che spende più delle altre. La Spisa ha poi ribadito che il programma, partito nel 2007 concedeva tempi stretti e che la giunta precedente non ha fatto seguito agli impegni: Su 273 milioni che dovevano essere spesi entro il 2009 ne era stato speso uno, ora stiamo accelerando, entro il 2011 dovranno essere spesi 640 milioni, e finora ne abbiamo utilizzato 350. In questi giorni la giunta dovrà prendere decisioni importanti per la parte mancante.
La presidente Lombardo ha dato la parola al relatore di maggioranza Paolo Maninchedda per il parere sugli emendamenti. La Giunta ha poi dato il suo parere conforme.
La presidente ha messo in votazione l’articolo 15 quinquies che è stato approvato. Red