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Grande partecipazione al convegno su Giacomo Pala, gallurese illustre, primo di una serie di personaggi che la Provincia di Olbia Tempio vuole valorizzare

Successo e grande partecipazione, sentita, profonda, affine al progetto messo in campo dalla Provincia di Olbia-Tempio per il recupero e la valorizzazione delle figure che hanno fatto la storia di Olbia e della Gallura.

Il convegno dedicato a Giacomo Pala , "l'onorevole Terranova" come lo definivano affettuosamente all'epoca, svoltosi stamattina nella sala  convegni del Museo archeologico al Molo Brin di Olbia, è la prima tappa di  una percorso che vedrà al centro dell'attenzione in tempi successivi, con una cadenza di un libro - e quindi di un personaggio - all'anno prima Dionigi Panedda, poi Giovanni Filigheddu di Arzachena. Tante le persone accorse, interessate a sentire le relazioni dell'autore Giovanni Forteleoni  che ha scritto il volume insieme a Giovanni Antonio Appeddu e Giulio Careddu, gli studiosi di storia locale  Tomaso Panu e Agostino Mucano e e soprattutto Giacomo Pala, nipote omonimo dell'onorevole Terranova che ne ha tracciato un profilo ancora più preciso  . Presenti il sindaco di Olbia Gianni Giovannelli e il presidente della Provincia Fedele Sanciu, l'assessore alla Cultura Giovanni Pileri.  Ha moderato il dibattito il giornalista Ernesto Massimetti.

 Dal convegno è scaturita subito una proposta, per il presidente Sanciu infatti, "per ricordare un uomo che riuscì a far realizzare il porto e a mantenere la corsa del piroscafo postale ad Olbia occorre, come minimo, dedicargli subito una strada che può essere il viale che porta all'Isola bianca, pur lasciando intatta l'intestazione del porto. Sarebbe anche opportuno, di concerto con l'Autorità Portuale, avviare un progetto per la realizzazione di una statua a lui dedicata".

Ma chi era Giacomo Pala? Personaggio vulcanico, avvocato con studio avviatissimo a Roma , nacque a Luras  il quattro novembre 1849. Fu parlamentare per 22 anni, dal 1897 al 1919, e ottenne , grazie alla sua popolarità, sempre altissime percentuali di voto alle elezioni  arrivando al 70% delle preferenze. Incessanti le sue battaglie a favore di  Olbia e della Gallura. La più importante quella per il porto e per il piroscafo postale che un lobby romano-cagliaritana  voleva spostare a Golfo Aranci. In proposito cui fu anche una sollevazione popolare nel 1919 che diede una svolta decisiva alla vertenza. Ma fu anche uomo vicinissimo alla gente comune, famosa la sua battaglia  a favore dei lavoratori  del Sulcis, o quella per i carcerati per i quali, a livello nazionale,  divenne punto di riferimento .  "Da piccolo – ha ricordato Forteleoni – vendeva salssice e formaggi per poter comprare i libri. Studiava sotto i lampioni, in strada, per avere più luce rispetto a casa, indubbiamente era un personaggio fuori dal comune".

"Fu persona semplice, sincera, onesta, nato povero, visse povero e morì povero, ma  pensò sempre al benessere della sua comunità", sono alcune parole riportate dal suo omonimo nipote, Giacomo Pala appunto, lette durante il convegno che riportavano i ricordi del padre Francesco, figlio del parlamentare, che di lui si occupò assistendolo fino alla fine. "E' la prima biografia  che viene scritta su mio nonno - ha detto commosso – questo libro costituisce l'inizio di un positivo progetto di valorizzazione della memoria di Olbia e della Gallura  a favore delle giovani  generazioni. Grande, in questo senso, è stato l'impegno della Provincia".

"L'amore per la propria terra , l'orgoglio e la passione per le proprie radici, sono tutti elementi  importanti per i giovani. Il libro su Giacomo Pala è dedicato a loro, ma costituisce un importante stimolo di riflessione per gli amministratori", ha detto il sindaco di Olbia Gianni Giovannelli.    

"E' uno dei più importanti progetti che abbiamo messo in campo e che rientra  nelle celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia  – ha spiegato l'assessore alla Cultura Giovanni Pileri – oltre ai 'galluresi illustri', presto faremo partire un progetto di approfondimento su Garibaldi cittadino gallurese".

"Questo programma creerà una coscienza comune , diventerà orgoglio di appartenenza . Il libro nacque per caso - ha spiegato Giovanni Forteleoni – a seguito di un convegno nel quale sentii dire che Olbia  e la Gallura non sarebbero mai state in grado di gestire la propria città e la propria provincia se non avessero recuperato la loro memoria. Questo messaggio fu un forte stimolo al mio studio".

"Giacomo Pala lavorò costantemente per gli interessi e lo sviluppo della sua  comunità, al di là dell'appartenenza politica – ha concluso il presidente Sanciu – la sua forza fu quella di creare le condizioni per far viaggiare  le merci, le persone, la cultura. Mise in atto qualcosa che poi è servito a tutti. Questo dobbiamo fare anche noi, lavorare per la collettività prendendo esempio da lui senza barriere ideologiche e lasciare una impronta nel tempo  a favore della  nostra comunità" .  Red