Il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, è stato eletto insieme ai rappresentanti di altre cinque regioni nell’ufficio politico della Commissione Intermediterranea (CIM), nell’ambito dei lavori della venticinquesima assemblea della commissione.
L'organismo, composto da circa cinquanta Regioni, in rappresentanza di 10 Paesi (Italia, Cipro, Francia, Grecia, Libano, Malta, Marocco, Portogallo, Spagna e Tunisia), è stato costituito nel 1990 per esprimere sul piano europeo gli interessi delle regioni che si affacciano sul mare Mediterraneo. La CIM, che fa parte integrante della Conferenza delle Regioni Periferiche e Marittime dell’Unione Europea (circa 160 Regioni, in rappresentanza di 28 paesi), ha allargato nel tempo la propria sfera d’azione all’insieme delle problematiche delle Regioni che si affacciano sul mediterraneo. Tale processo ha avuto una particolare accelerazione dopo la firma della dichiarazione di Barcellona del 1995.
La Commissione promuove a livello europeo le tematiche che riguardano lo sviluppo regionale, gli affari marittimi, l’agricoltura, i trasporti e altri temi rispetto ai quali si è ravvisata la necessità di una maggiore attenzione alle specificità di questa particolare area. L'organismo persegue, inoltre, un maggiore equilibrio nelle politiche di sviluppo e l’avvio di progetti strategici "pilota" sulle tematiche a forte impatto territoriale.
"In un’area dalle mille specialità – ha dichiarato il presidente Cappellacci-, in cui si incrociano i destini, le aspirazioni le culture e le tradizioni di tanti popoli diversi occorre un’attenzione e un’azione positiva da parte dell’Unione Europea: un approccio nuovo, finalizzato alla costruzione di uno sviluppo che sia una risposta alle forti tensioni politiche e sociali e allo stesso tempo strumento di pace e di cooperazione tra i popoli".
"Sono tutti temi – ha sottolineato - rispetto ai quali non solo la Sardegna ha una spiccata e naturale sensibilità, ma ha anche la volontà di recitare un ruolo da protagonista". Red.