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Paolo Fresu, Richard Galliano e Jan Lundgren con il progetto Mare Nostrum domani sera a Bolotana (ore 21:30, chiesa di San Bachisio)

Entra nella sua seconda settimana “!50”, il giro di Sardegna con cui Paolo Fresu festeggia i suoi primi cinquant'anni in altrettanti giorni consecutivi e luoghi della sua isola, proponendo ogni sera un diverso progetto musicale. 

Dopo Belvì e Lei, si resta ancora nel Nuorese per la nona tappa del tour che domani (lunedì 20) alle 21:30 porta il trombettista a Bolotana con il grande fisarmonicista francese (ma di origini italiane) Richard Galliano e il pianista svedese Jan Lundgren riuniti sotto le insegne del trio Mare Nostrum.

Sessant'anni compiuti a dicembre, autentica icona della fisarmonica, Richard Galliano è considerato l'“erede diretto” del grande Astor Piazzolla (con il quale ha approfondito il suo già notevolissimo bagaglio tecnico e di studi armonici e di composizione) e il principale artefice del rilancio dello strumento a mantice in ambito jazzistico. Classe 1966, Jan Lundgren ha iscritto invece il proprio nome in quella innovativa schiera di pianisti scandinavi che ha dato al jazz talenti del calibro di Bobo Stenson e il compianto Esbjörn Svensson (prematuramente scomparso tre anni fa proprio in questi giorni). 

Nel 2008, Paolo FresuRichard Galliano e Jan Lundgren hanno pubblicato (per l’etichetta tedesca ACT) “Mare Nostrum”, il disco che dà il nome al trio. L’album contiene brani portati in dote da ciascun musicista, ma anche riletture di pagine musicali diverse per epoche e stili, come la celeberrima "Que reste-t-il de nos amours?" di Charles Trénet, "Ma Mère L'Oye" di Ravel, "Eu Nao Existo Sem Voce" di Jobim e Vinícius De Moraes, e una canzone tradizionale svedese. Spaziando attraverso un'ampia gamma di espressioni musicali, “Mare Nostrum” fotografa bene la felice riuscita di questa collaborazione fra tre musicisti dalle personalità e dai percorsi artistici differenti, ma con tante cose in comune: sensibilità, eleganza, curiosità, attitudine per l'interplay, gusto per la melodia, grande tecnica e inventiva. 

Proposto con il contributo del Comune di Bolotana, e con ingresso come sempre gratuito, il concerto andrà in scena nella splendida cornice della corte dellachiesa campestre di San Bachisio, quasi il simbolo del paese. Costruita in posizione dominante su una collina, all’interno di un recinto sacro dove sono le vecchie “muristenas”, che servivano per ospitare i pellegrini, la chiesa è considerata fra le più interessanti del sedicesimo secolo in Sardegna. 

Prossima tappa di “!50”, martedì (21 giugno, ore 19:30) a Castelsardo, con Brotherhood, un nuovo progetto di Paolo Fresu ancora con il pianista svedese Jan Lundgren, nato proprio dopo la fortunata esperienza del trio Mare Nostrum. Insieme al trombettista sardo e al pianista svedese, completano l'organico Lars Danielsson al contrabbasso e Clarence Penn alla batteria. Red

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