Il Consiglio regionale ha approvato con modifiche il testo dell'art. 27 del Collegato alla Finanziaria, Disposizioni varie.
Rispetto al testo originario è stato modificato il comma 11 su quanto le province devono destinare alle Pro Loco. E' stato accolto l'emendamento 143, primo firmatario Franco Sabatini (Pd), che eleva dal 2,5 ad almeno il 3% la quota prelevata dal fondo unico regionale per le autonomie locali.
Mutata anche la parte che fissa le misure di sostegno che dal prossimo anno favoriranno i piccoli comuni (con meno di mille abitanti, con bassa densità di attività produttive ed economiche e non vicini ad importanti aree urbane). Sono stanziati 8 milioni di euro. Sono previsti contributi per le nuove nascite o adozioni (1.500 euro per il primo figlio e 2.000 euro per ciascun figlio successivo). Chi si trasferirà da un centro con più di 5000 abitanti in un piccolo paese potrà godere di un contributo a fondo perduto (un massimo di 30.000 euro) per l'acquisto o la ristrutturazione della casa dove garantirà di risiedere per almeno dieci anni. Chi, per almeno cinque anni, trasferirà un'attività commerciale, artigianale e professionale potrà ottenere fino a 50.000 euro.
Il presidente della Commissione Bilancio, Paolo Maninchedda (Ps d'Az) ha annunciato la presentazione di un emendamento orale che affida alla Giunta il potere di estendere i benefici anche ai comuni con più di mille abitanti che si trovino in condizioni demografiche ed economiche disagiate.
A scrutinio segreto sollecitato dal capogruppo di Sel-Comunisti-Indipendentistas Luciano Uras, con 33 voti favorevoli e 30 contrari, è stato approvato il comma 5 che modifica le norme sulle indennità di carica dei sindaci e dei revisori dei conti nei principali enti regionali. La definizione dell'ammontare è delegata al presidente della Regione previa delibera di Giunta.
La seduta si è conclusa. I lavori riprenderanno alle ore 16 Red-com