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Paolo Fresu e Uri Caine in concerto domani sera (ore 21:30) nel villaggio medioevale di Geridu, alle porte di Sorso (Ss).

Ancora un luogo affascinante e dal passato misterioso in cui far tappa per “!50”, lo speciale “viaggio in Sardegna” ideato da Paolo Fresu per salutare i suoi primi cinquant’anni (compiuti lo scorso 10 febbraio). Il tour - dal 12 giugno al 31 luglio, cinquanta concerti consecutivi in altrettanti luoghi diversi e con un progetto artistico ogni sera differente - arriva domani (domenica 26) alle porte di Sorso (Ss), nel suggestivo sito di Geridu, il villaggio medievale venuto alla luce negli anni ’80 grazie agli scavi curati dall’Università di Sassari. 

Qui, alle 21.30 (ingresso gratuito), Paolo Fresu (tromba, flicorno, effetti) incontra Uri Caine (pianoforte), un altro grande protagonista del jazz contemporaneo che non ha voluto mancare all’appuntamento con “!50”. Il trombettista di Berchidda rinnova così la sua fortunata collaborazione, ormai quasi decennale, con il pianista americano, per dar vita ancora una volta a un duo dall’intesa perfetta, inaugurata nella sua Berchidda, al festival Time in Jazz del 2002, e cementata poi negli anni a seguire sui palchi di tanti, applauditissimi concerti e in studio di registrazione. 

La tromba lirica e sognante del jazzista sardo, il suo timbro malinconico e onirico, si sposa a meraviglia con il pianismo di Uri Caine, fatto di mille citazioni, dalla canzone americana al blues, dal jazz mainstream all'avanguardia, fino alla musica classica, genere caro al musicista nato a Filadelfia nel 1956. In questa occasione i due rispolverano le belle tracce di “Things”, l’esordio discografico del duo (per la Blue Note) datato 2006 che dà anche il titolo al concerto. Pagine dense di feeling e di atmosfere differenti, liriche e raffinate, che alternano grandi standard alle composizioni originali, rivisitano pagine di Gershwin, Miles Davis e l’Irving Berlin di “Cheek to Cheek”, ma anche il barocco di Monteverdi (“Sì dolce è il tormento”) e un cavallo di battaglia di Mina come “E se domani”. 

A far da scenario al concerto - organizzato coll'indispensabile contributo del Comune di Sorso, l’area archeologica di Geridu: facilmente raggiungibile anche a piedi dal paese, si trova nei pressi della "grotta" di Sant’Andrea (dal nome dalla chiesa riportata alla luce da un intervento di scavo negli anni '80), e le tracce dell’antico abitato, abbandonato alla metà del 1600, riemergono in un vasto raggio, ricco di reperti ancora in buona parte da riportare alla luce. Proprio il villaggio di Geridu ha ispirato la recentissima creazione di “Biddas”, il primo museo in Italia dedicato al tema dello spopolamento e dell'abbandono dei centri abitati, voluto dal Comune di Sorso in collaborazione con l’ateneo sassarese, allestito in un piano del prestigioso Palazzo Baronale che viene inaugurato proprio nella giornata di oggi (sabato 25). 

Dopo Sorso, Uri Caine sarà il compagno di viaggio di Paolo Fresu anche nella successiva tappa di “!50”, in programma lunedì (27 giugno) alle 21.30 aNurachi (Or): tra gli alberi dell’Oliveto Comunale, si presenteranno stavolta affiancati dagli archi del Quartetto Alborada e nel segno di “Think.”, dal titolo del disco uscito tre anni fa come proseguimento naturale del precedente “Things”. Red