Le forze dell'ordine hanno sfondato la barricata eretta dai manifestanti No Tav alla centrale idroelettrica di Chiomonte (Torino), lanciando lacrimogeni.
Venticinque agenti delle forze dell'ordine sono rimasti feriti nelle operazioni per l'apertura del cantiere della Maddalana di Chiomonte (Torino) per la ferrovia Torino-Lione. Lo si apprende da fonti della Questura di Torino. Cinque agenti sono stati portati in ospedale in ambulanza; venti sono stati medicati sul posto.
Durante la risalita lungo la strada che porta al presidio No Tav della Maddalena le forze rimuovono tutti gli ostacoli che erano stati frapposti dai manifestanti per impedire l'accesso all'area dove e' prevista la realizzazione del cantiere per la linea ferroviaria Torino-Lione. Al momento dello sfondamento, i manifestanti hanno tentato di bloccare le forze dell'ordine segando un grande albero di pino, ma la persona che stava tentando di tagliare l'albero e' stata allontanata e non e' riuscita a completare l'operazione.
Dopo il lancio dei lacrimogeni, i manifestanti che in quel momento si trovavano vicino alla barricata (due o trecento persone), si sono subito allontanati dalla strada correndo verso la parte alta dei pendii e disperdendosi nei boschi. Le forze dell'ordine hanno percorso finora circa 150 metri e si sono poi fermate. Intorno alle 5 l'autostrada A32 Torino-Bardonecchia era stata chiusa.
La polizia precisa che all'interno della valle Clarea sono presenti circa 500 antagonisti, mentre attestati al check point sulla strada dell'Avana' si registra la presenza di circa un centinaio fra amministratori locali e manifestanti aderenti al movimento No Tav. Costante, sin dall'inizio delle operazioni, e' il dialogo con i legali del "Legal Team Europa" costituitosi e presente sul posto. Nella stesso comunicato si spiega che gli "antagonisti continuano nell'irriducibile azione violenta di contrasto alle maestranze e alle forze di Polizia lanciando ogni cosa, non risparmiando neppure la devastazione del territorio mediante lo sradicamento di vigne e di qualsiasi altro oggetto atto a offendere".
Inoltre, i manifestanti, presi nell'opera di contrasto all'insediamento del cantiere, starebbero calpestando un'area archeologica, da dove si segnala il lancio di tronchi di alberi all'indirizzo di maestranze e operatori di Polizia. Questa mattina, allo svincolo di Giaglione, dove è già in atto lo sbarramento delle forze di polizia, e' stato rinvenuto e acquisito un contenitore di chiodi a 4 punte che i manifestanti piu' radicali non erano ancora riusciti a spargere sul terreno.