“E’ un vero paradosso che l’assessorato regionale all’Agricoltura pubblichi un bando sulla misura 215(che prevede i pagamenti per il benessere degli animali) e subordini l’accettazione delle domande all’approvazione definitiva della Commissione Europea che ancora non c’è stata”.
Questo il primo punto inserito nella lettera di protesta inoltrata questa mattina dalla Confagricoltura regionale all’assessore Mariano Contu, che il 13 giugno scorso aveva pubblicato il bando sul benessere degli animali.
“Un vero smacco per gli allevatori sardi, già duramente provati dagli effetti disastrosi della legge 44 dell’88, che ancora faticano a risollevarsi da quell’esperienza fallimentare. Il bando- si legge nella missiva- non garantisce nessuna certezza sugli impegni da assumere, perché la Commissione Europea, nel corso del negoziato, potrebbe sollevare osservazioni e rilievi con il risultato che alcune disposizioni sulla remunerazione del premio e su gli impegni previsti, potrebbero essere modificate.
Un rischio dunque che graverebbe esclusivamente sugli allevatori che in caso di mancata approvazione della misura da parte dei servizi comunitari, dovrebbero provvedere di tasca propria ad onorare gli impegni eventualmente assunti. L’Amministrazione regionale, sarebbe invece esonerata da qualunque obbligo o vincolo. E’ evidente – sottolineano i vertici di Confagricoltura Sardegna - che sarebbe stato necessario attendere la conclusione dei negoziati e l’individuazione di importi certi, prima di far partire le domande. Più volte avevamo sollecitato una revisione di alcuni punti del bando, - prosegue la lettera in cui vengono proposte in modo dettagliato le modifiche- ora chiediamo una immediata convocazione da parte della Regione per mettere mano alla revisione”. Red