Quest’anno ogni sardo produrrà mediamente 17.250 euro di valore aggiunto che, al netto dell’inflazione, significano tra i 352,5 euro procapite in più rispetto al 2010. Dati molti lontani dalla media nazionale che vedrà produrre ogni italiano una media di 23.500 euro di valore aggiunto che, al netto dell’inflazione, significa 570 euro in più rispetto all’anno passato.
Questa è la fotografia della ricchezza che i sardi produrranno nel 2011, secondo l’elaborazione di Confartigianato Imprese Sardegna, su dati Unioncamere-Prometeia.
Sulla base dei dati e delle proiezioni, Milano è la provincia che “produce” di più con 35.000 euro di valore aggiunto procapite che, al netto dell’inflazione, consistono in 1.360 euro di differenza rispetto al valore aggiunto rispetto al 2010.
Lontane dai primi posti le quattro vecchie province sarde.
Cagliari si attesta al 72esimo posto con 18.800 di v.a. ovvero la ricchezza di ogni cittadino della vecchia provincia aumenta di 560 euro rispetto al 2010. Seguono Sassari al 75esimo posto (17.900euro/+520euro), Oristano in 81esima posizione (16.200euro/+250euro) e ultima Nuoro in 82esima posizione (16.100 euro/+80 euro).
La nostra isola, pur essendo sotto la media nazionale di 6.250 euro procapite (17.250 Sardegna-23.500 Italia), si attesta sopra la media del raggruppamento “sud-isole” di 1.450 euro, sempre per abitante (17.250-15.800 Sud-Isole).
Prendendo come base il “valore aggiunto per abitante” previsto per il 2011, che a livello nazionale è stabilito in “100”, Milano è di 48,7 punti sopra la media nazionale, mentre le vecchie quattro province sarde sono tutte sotto la quota nazionale: Cagliari a -20,0 punti (80,0), Sassari a -23,9 (76,1), Oristano a -30,9 (69,1) e, ultima, Nuoro a – 31,4 (68,6), con una “media Sardegna” di -26,5 (67,1).
Graduatoria in ordine decrescente delle province italiane e delle sarde (le vecchie 4), in base al valore aggiunto per abitante previsto nel 2011 e confronto con il 2010 (in migliaia di euro a valori correnti per il 2011 e in euro per la differenza rispetto al 2010).