Piazza Affari torna a respirare dopo la brusca caduta di ieri (-3,06%), in quella seduta che molti hanno interpretato come una bocciatura della manovra economica approvata dalla maggioranza venerdì scorso, nel primo giorno di apertura dei mercati.
L'indice FTSE MIB, reduce da un calo del 3%, a metà mattinata guadagna il 2,3% mentre il FTSE IT All Share segna +2,09 per cento. In rialzo anche il CAC 40 di Parigi (+1,14%), il DAX 30 di Francoforte (+1,53%) e il Ftse 100 di Londra (+0,49%). A Milano gli acuisti premiano le banche, le più bersagliate dalle vendite nella scorsa seduta. Banca Mps guadagna il 4,21%, Unicredit il 3,62%, Banco Popolare il 3,5% mentre Intesa Sanpaolo è in rialzo del 3,45 per cento.
Cala lo spread tra il Btp decennale e il corrispettivo bund tedesco. La forbice tra i due titoli si restringe a 312,6 punti base dai 332 di ieri e il premio di rendimento del Btp scende al 5,83%. Il differenziale di rendimento resta comunque sopra la soglia dei 300 punti e si teme che le tensioni non si placheranno prima di giovedì, in attesa di un segnale forte dal vertice straordinario dei capi di stato e di governo dell'Unione europea.