Problemi e soluzioni per anziani e disabili e grande attenzione per il mondo dell’infanzia. Martedì 19 luglio, nella Sede di Tempio dell’Amministrazione Provinciale si sono svolti i Tavoli Tematici del Distretto Socio Sanitario di Tempio Pausania, propedeutici alla predisposizione del Plus 2012/14, convocati ai sensi della L.R. 23/2005 e presieduti dall’Assessore Provinciale alle Politiche Sociali Zelindo Pucci.
Il confronto con gli attori sociali del Terzo Settore, centrato sulle problematiche delle fasce deboli della popolazione (terza età, infanzia, disabilità appunto), è stato aperto dagli interventi dei rappresentanti delle istituzioni (Provincia Olbia Tempio e Comune di Tempio Pausania), dell’Ufficio del Piano del distretto socio-sanitario di Tempio Pausania e dell’Azienda Sanitaria Locale n. 2 di Olbia.
L’incontro si è rivelato l’occasione per confermare l’impegno per la realizzazione delle idee progettuali presentate dalle associazioni di volontariato sociale che saranno inserite nella programmazione PLUS per il triennio 2012-2014, relativamente al distretto socio-sanitario di Tempio Pausania.
L’Assessore Pucci ha manifestato tutta la sua soddisfazione per la forte presenza del volontariato sociale che “oltre ad essere soggetto attivo e rappresentativo dei bisogni delle categorie deboli del territorio, ha offerto il suo contributo a livello di idee e prospettive ponendo le basi affinché il progetto generale sia espressione di integrazione, proponendo un preciso assetto organizzativo per ogni singola azione, nell’ambito però di un progetto culturale e di identità territoriale più ampio”.
“E’ infatti da tali tavoli – prosegue – che nascono le opportunità di incontro , ma
anche l’esigenza di coordinamento, non solo con l’intervento sanitario , ma anche attraverso gli interventi scolastici e soprattutto culturali. I tavoli rappresentano l’ambizione di valorizzare quelle risorse potenziali che sono i fattori di sviluppo di una comunità locale”.
“Per una programmazione in forma associata – conclude l’assessore provinciale alle Politiche Sociali - è indispensabile una maggiore stabilità delle forme organizzative per superare le inevitabili debolezze insite nella programmazione. L’aspetto principale al quale si punta è quello della massima valorizzazione della persona, sia essa vista come infante, invalida o anziana che va considerata sempre e ovunque come soggetto e non come oggetto da accudire. Spesso ciò che ci sembra difficoltoso lo rendiamo impossibile da realizzare , mentre oggi, attraverso lo spirito e i valori che muovono le azioni del volontariato, questo progetto diventa realtà”. Red