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Energia: riconversione zuccherificio Villasor, assessore Cherchi firma autorizzazione per centrale biomasse

Investimenti per 145 milioni di euro, produzione di energia elettrica in grado di soddisfare le esigenze di 135 mila famiglie e una riduzione di emissioni di CO2 pari a 230.000 tonnellate per anno. Sono le stime dei risultati che porterà la realizzazione della centrale a biomasse di Macchireddu in attuazione dell’accordo di riconversione dello zuccherificio di Villasor firmato nel 2007  da Regione, Provincia di Cagliari, Comune di Villasor, organizzazioni sindacali dei lavoratori e PowerCrop. Oggi nella sede dell'Assessorato dell'Industria è stata firmata l'Autorizzazione unica che da il via alla realizzazione della centrale. "Con l'avvio dei lavori - rileva l’Assessore Oscar Cherchi – è previsto l’impiego di circa 200 persone per il periodo di costruzione della struttura, e di altre 45 quando la centrale sarà a regime. A queste se ne potranno aggiungere alcune centinaia dall’indotto grazie alla filiera che si attiverà.

Il Progetto del polo a energie rinnovabili di Macchiareddu è stato approvato nel gennaio 2008 dal comitato interministeriale. Si tratta di un programma di riconversione che ha l’obbiettivo di attivare una filiera agroenergetica creando una sinergia fra il mondo agricolo e quello industriale rispondendo a determinati obiettivi, fra i quali la riconversione dei terreni un tempo dedicati alla barbabietola, con conseguente creazione di una stabile fonte di reddito  in agricoltura e il rispetto delle direttive nazionali ed internazionali sull’impiego di fonti rinnovabili di origine vegetale con lo scopo della tutela ambientale. Il progetto contempla la realizzazione di una centrale elettrica da fonte rinnovabili della potenza di circa 50 MW, costituita da due sezioni di cui una alimentata da biomassa lignocellulosica e l’altra da olio vegetale. In programma c’è anche la realizzazione, nella medesima area industriale della centrale elettrica, di un complesso produttivo costituito da un frantoio per la spremitura di semi oleaginosi associato ad un impianto a biogas di circa 2 MW che valorizza, oltre ai residui del frantoio, anche altre biomasse locali e soddisfa le esigenze di energia elettrica e calore di tutto il complesso. Per il raggiungimento dell’obiettivo primario dello sviluppo di una filiera agro energetica locale sono stati siglati accordi con Confagricoltura, COPAGRI e Confederazione Italiana Agricoltori. Successivamente SECI Energia S.p.A. (subholding del Gruppo Industriale Maccaferri), società controllante di PowerCrop, ha sottoscritto un Accordo Quadro con Coldiretti e Consorzi Agrari d’Italia (CAI); tra Consorzi Agrari d’Italia (CAI) e PowerCrop è stata sottoscritta nel 2010 una lettera di intenti per la fornitura di biomassa agli impianti.

Gli accordi sottoscritti prevedono il coinvolgimento del mondo agricolo secondo un nuovo modello di relazioni industriali e di partnership, che ha consentito la previsione del raggiungimento della sostenibilità economico-finanziaria del progetto della centrale e della filiera e la garanzia di continuità delle forniture di biomasse per l’approvvigionamento dell’impianto mediante il coinvolgimento di soggetti in grado di pianificare, coordinare e supportare le attività di coltivazione e di garantire la tracciabilità dei prodotti conferiti. Red