Press "Enter" to skip to content

Ministeri al Nord, Napolitano-Lega in rotta di collisione

Resa nota la lettera del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al presidente del consiglio Silvio Berlusconi sull'apertura dei Ministeri al Nord. Il capo dello Stato scrive: "Ho ritenuto doveroso, onorevole Presidente, prospettarle queste riflessioni di carattere istituzionale al fine di evitare equivoci e atti specifici che chiamano in causa la mia responsabilità quale rappresentante dell'unità nazionale e garante di principi e precetti sanciti dalla Costituzione", ha sottolineato il Capo dello Stato nella missiva pubblicata oggi sul sito del Quirinale.

Mi risulta - scrive Napolitano - che il Ministro delle riforme per il federalismo e il Ministro per la semplificazione normativa, con decreti in data 7 giugno 2011 - peraltro non pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale - hanno provveduto a istituire proprie "sedi distaccate di rappresentanza operativa"; ho appreso altresì che analoghe iniziative verrebbero assunte a breve anche dal Ministro del turismo e dal Ministro dell'economia e delle finanze (quest'ultimo titolare di un importante Dicastero, anziche' Ministro senza portafoglio come gli altri tre).

E' altresì noto che la scelta di Roma capitale è stata costituzionalizzata con la riforma del titolo V della nostra Carta che, con la nuova formulazione dell'articolo 114, terzo comma, ha da una parte introdotto un bilanciamento con le piu' ampie funzioni attribuite agli enti territoriali e dall'altra ha posto un vincolo che coinvolge tutti gli organi costituzionali, compresi ovviamente il Governo e la Presidenza del Consiglio: vincolo ribadito dalla legge n.42 del 2009, che all'art. 24 prevede un primo ordinamento transitorio per Roma capitale diretto "a garantire il miglior assetto delle
funzioni che Roma è chiamata a svolgere quale sede degli Organi Costituzionali 

"La pur condivisibile intenzione di avvicinare l'amministrazione pubblica ai cittadini, pertanto, non può spingersi al punto di immaginare una 'capitale diffusa' o 'reticolare' disseminata sul territorio nazionale, in completa obliterazione della menzionata natura di Capitale della citta' di Roma, sede del Governo della Repubblica".

Bossi questa mattina aveva risposto secco alle preoccupazioni del Quirinale per l'operazione delle sedi di quattro ministeri al Nord: "Napolitano non si preoccupi, le sedi restano lì". Una risposta che spazza via tutte le mediazioni che Berlusconi aveva avviato - anche attraverso Letta - per trovare una soluzione al conflitto aperto con il Colle.

In apertura dei lavori del Consiglio dei ministri di oggi, Silvio Berlusconi "ha rivolto al Consiglio ed ai singoli ministri un pressante invito a tenere in debito conto le osservazioni formulate dal Presidente della Repubblica sulle recenti istituzioni di sedi periferiche di strutture ministeriali ed ha quindi chiesto - si legge ancora nell'incipit del comunicato finale del Cdm di oggi - a tutti i ministri di tenere comportamenti conseguenti".