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Con Transglobal Underground e Natacha Atlas in concerto a Nurachi (OR)al via lunedì la tredicesima edizione del Dromos Festival.

Musica di qualità e arte figurativa, unite da un file rouge che quest’anno guarda al vasto Oriente. Si rinnova l’appuntamento con Dromos, il festival organizzato dall’omonima associazione culturale a Oristano e altri centri della provincia: Nurachi, Riola Sardo, Baratili San Pietro, Nureci. La formula è quella collaudata degli anni scorsi: un ricco cartellone di concerti e spettacoli e un'interessante sezione di arti visive, all’insegna de “I racconti del velo”, il tema scelto per caratterizzare questa tredicesima edizione chesi muove lungo un itinerario culturale e ideale che potrebbe corrispondere all’antica Via della Seta. 

Dromos si apre lunedì prossimo (1 agosto) a Nurachi (Or) con un concerto in perfetta sintonia con questo tema: sul palco dell’Arena concerti Peppetto Pau, alle 22, irrompe il melting pot sonoro dei Transglobal Underground che ritrovano in questa occasione la loro storica voce solista Natacha Atlas per una serata che si annuncia ricca di suggestioni. Le esibizioni del gruppo (Hamid Mantu – batteria; Tuup – voce e percussioni; Sheema Mukherjee – sitar, basso; Rave – dhol e tablas; Tim Whelan – tastiere e chitarre) con base a Londra, infatti, si rivelano sempre un appassionante e sorprendente viaggio musicale attraverso le culture, i colori e i ritmi del mondo.

Fin dai primi anni ´90 i Transglobal Underground sono stati tra gli alfieri della contaminazione mediorientale nella musica moderna, fondendo ballabili ritmi electro pop a sonorità di derivazione araba, con elementi di world music, ambient, dub, hip hop e techno, e recuperando idee della musica new age. Negli anni la collaborazione con Natacha Atlas ha aggiunto a questa ricca tavolozza sonora un tocco sensuale e femminile. La cantante belga (di padre ebreo sefardita e madre egiziana), apprezzata a livello internazionale anche per la sua carriera da solista, ha messo a punto lungo il suo percorso artistico i caposaldi fondamentali dello “shaabi” (il pop egiziano) e della “belly dance” (la danza del ventre). 

Dopo il concerto (come in quasi tutte le serate successive di Dromos), la musica continua con Orient Express, il dj set curato da Luca Tanchis. 

Ma tutto il cartellone di Dromos è votato alla qualità e affidato ad artisti di calibro internazionale. A partire dai due nomi di punta del cartellone, Goran Bregovic, che sarà protagonista mercoledì (3 agosto, ore 22) alla testa della sua Wedding and Funeral Band di un atteso concerto nella Piazza Cattedrale di Oristano, e Vinicio Capossela, che il16 agosto sbarca con la sua band sulla spiaggia di Torregrande per una tappa del suo tour “Marinai, Profeti e Balene” (dal titolo del suo apprezzatissimo ultimo album).L’esibizione di Capossela è anche la gemma del cartellone di “Calipso”, la nuova rassegna collegata a Dromos, che prevede tre giorni di concerti a Ferragosto (dal 16 al 18 agosto). Confermato anche il consueto appuntamento a Nureci con la tre giorni di “Mamma Blues” (8-10 agosto) che arruola quest’anno Little Axe, Sweet Vandals eSherman Robertson. 

Accanto alla musica (protagonista anche nel balletto Shéhérazade e le mille e una notte il 6 agosto al Parco dei Suoni di Riola Sardo) Dromos propone l'ormai consueta sezione dedicata alle arti visive, quest’anno di casa a Riola Sardo, curata come nella precedente edizione dal direttore del museo Man di Nuoro Cristiana Collu e dal critico Ivo Serafino Fenu. 

Il prezzo dei biglietti, in prevendita attraverso tutto il circuito www.greenticket.it, varia da concerto a concerto, dai 25 euro per Goran Bregovic, ai 22 per Vinicio Capossela, ai 10 per “Shéhérazade”, agli 8 per ogni singola serata di “Mamma Blues”. Costa 8 euro anche l'ingresso al concerto dei Transglobal Underground & Natacha Atlas (e alcuni altri eventi, come le esibizioni di Speed Caravan, Mulatu Astatke e “Desvelados”), mentre tutti gli altri appuntamenti di Dromos, compresi gli ingressi alle mostre, sono gratuiti. 

Il Festival Dromos è organizzato con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato alle Attività Culturali e Assessorato al Turismo), del Comune di Oristano (Assessorato alla Cultura e Assessorato allo Spettacolo e Turismo), dei comuni di Nurachi, Riola Sardo, Nureci e Baratili San Pietro, della Fondazione Banco di Sardegna e della Provincia di Oristano (Assessorato al turismo). Red