Questa mattina il Sindaco di Oristano, Angela Nonnis, ha presentato al Protocollo del Comune la lettera di dimissioni. La decisione è arrivata dopo che nelle ultime settimane la situazione politica, aveva reso impossibile la conclusione della legislatura. Ha anche spiegato che la nomina ad Assessore regionale ai Lavori Pubblici, non c’entra niente, perché aveva già deciso di dimettersi prima che arrivasse la nomina. Con la presentazione della lettera di dimissioni, alla segretaria generale del Comune, Anna Maria Congiu, partono i venti giorni di tempo previsti per legge prima dell’eventuale scioglimento del Consiglio comunale e della nomina di un commissario straordinario. Contestualmente è stato informato anche il Presidente del Consiglio comunale, Mario Musinu, i Capi gruppo consiliari e i consiglieri comunali.
Ecco il testo della lettera: “La situazione politica comunale, lo stato dei rapporti all’interno della coalizione che quattro anni fa mi ha sostenuto, l’impossibilità di portare a termine il mandato amministrativo mi inducono a rassegnare le dimissioni da Sindaco di Oristano.
Con rammarico, ma con la consapevolezza dell’impossibilità di poter chiudere la legislatura secondo i miei auspici devo compiere questo passo.
È una decisione dolorosa, ma a questo punto inevitabile.
In questi quattro anni l’Amministrazione comunale ha raggiunto risultati importanti, ma questo non ha impedito alle forze politiche di trovare al loro interno e tra loro gli elementi di riflessione e di coesione necessari per continuare ad amministrare nell’interesse supremo della città e degli oristanesi.
Questo mi rammarica ancora di più perché il momento di crisi che vive l’intero Paese e la comunità locale in misura ancora più forte imporrebbero ben altro spirito di servizio e ben altra dedizione da parte di tutti.
Non posso evitare di sottolineare gli effetti prodotti dalle decisioni di un consistente numero di consiglieri appartenente alla principale forza di maggioranza, il PDL, che ha condiviso e utilizzato come arma di pressione una mozione di sfiducia nei miei confronti, ultimo atto di un rapporto ormai logoro.
La fiducia è elemento imprescindibile all’interno di una coalizione politica, punto di partenza per la costruzione di un percorso comune e conseguentemente la base in assenza della quale risulta impossibile portare avanti qualsiasi iniziativa.
Nonostante la crisi economica e le difficoltà politiche lascio la città in condizioni migliori di quelle nelle quali l’ho trovata.
Oristano dopo quarant’anni ha un Piano Urbanistico, strumento cardine per qualsiasi percorso di crescita, indispensabile per ridare fiato all’economia locale e la speranza alle imprese, alle famiglie, ai giovani e a tutte quelle persone che hanno lavorato una vita per assicurare un futuro ai loro figli.
Il PUC è il fiore all’occhiello di questa amministrazione, ma non è l’unico risultato conseguito. Penso ai numerosi cantieri avviati, alle opere pubbliche, alle attività culturali, all’attenzione assicurata ai più bisognosi attraverso i servizi sociali, ai risultati raggiunti nel settore dell’ambiente riconosciuti a livello nazionale.
Difendo con forza e con orgoglio questi risultati, pur evidenziando le difficoltà incontrate nella loro realizzazione, anche a causa della progressiva riduzione delle risorse finanziarie a disposizione dell’ente che ha condizionato il perseguimento di altri obiettivi che ci eravamo assegnati.
Concludo questa esperienza con rammarico, ma senza risentimento nei confronti di nessuno. Rispetto le posizioni politiche, pur non condividendole e anzi ritenendo che, con un impegno superiore e con una visione meno personalistica e più consapevole dei reali bisogni della città, si sarebbero potuti raggiungere altri importanti risultati nell’ultimo scorcio della legislatura.
Rivolgo un ringraziamento a tutte quelle persone che nell’ambito dei rispettivi ruoli (politici, istituzionali, dirigenziali e di collaborazione amministrativa a partire dal Segretario generale dell’Ente, ma anche e soprattutto tutti i cittadini) mi hanno sostenuto in questi anni”. Com