Il Pronto soccorso di Sassari invita la popolazione a un accesso appropriato alla struttura. L’appello lo hanno lanciato oggi i medici dell’Unità operativa sassarese diretto da Sergio Rassu che, in questi giorni di maggior presenza turistica in Sardegna, sta registrando un’altissima affluenza di pazienti.
«Si tratta per lo più di codici di priorità inferiori, verdi e bianchi, che potrebbero anche accedere ad altre strutture non delegate all'urgenza – fanno sapere dall’Unità operativa di Pronto soccorso – e che, in considerazione delle minori risorse disponibili in questo periodo per il piano ferie, rischiano di rallentare enormemente il lavoro del personale medico e infermieristico del Pronto soccorso».
Nella sola giornata di domenica infatti sono stati registrati 132 accessi ai quali sono stati dati i seguenti codici di ingresso: 3 rossi, 47 gialli, 73 verdi e 9 bianchi. Una situazione molto simile a quella verificatasi alcuni giorni fa, quando gli accessi sono stati 160, a due di questi è stato assegnato codice rosso, a 59 quello giallo e ai restanti 99 sono stati assegnati i codici di bassa priorità, cioè verde e bianco.
«Si tratta di giornate che – fanno notare dal Pronto soccorso – si trasformano in lunghe attese per le persone che arrivano da noi con patologie non gravi». In media infatti domenica i pazienti in codice giallo hanno atteso circa 22 minuti dal loro ingresso alla presa in carico da parte del personale medico, mentre per i codici verdi la media si è alzata a 145 minuti e a 139 per i bianchi.
L'affollamento del pronto soccorso quindi, secondo i medici della struttura sassarese, non è un problema organizzativo dei reparti di emergenza, ma è una questione ben più complessa.
Nel solo mese di luglio sono arrivati al pronto soccorso 4177 pazienti. A 47 è stato attribuito il codice rosso, a 1233 quello giallo, a 1977 il codice verde e a 923 quello bianco.
«Per dare a tutti un servizio efficiente – aggiungono dal Pronto soccorso – c’è anche bisogno della collaborazione e della comprensione degli utenti, soprattutto qualora l’accesso alla visita da parte del medico richieda del tempo. Infatti possono intervenire numerosi fattori che causano un’attesa prolungata. Noi comprendiamo la frustrazione del paziente che debba aspettare le cure – affermano ancora – e faremo il possibile per visitarlo quanto prima».
Il tempo di attesa, però, può cambiare continuamente a seconda del diverso tipo di pazienti che accedono e della loro priorità, inclusi quelli che arrivano attraverso l’ingresso delle ambulanze.
«Bisogna sapere – informa il personale dell’Unità operativa – che il tempo medio per trattare i pazienti gravi, cioè con codice rosso, è di 124 minuti, il tempo medio per trattare un paziente con codice giallo è di 188 minuti».
Da qui un appello ai cittadini:«Per aiutare la nostra popolazione chiediamo di non utilizzare il pronto soccorso per la gestione di problemi che possono essere gestite nel territorio rivolgendosi al proprio medico di fiducia o alle guardie mediche o a quelle attive nelle località turistiche».