La foto che ritrae questa donna in manifestazione non rende l'idea. Qui c'è ancora la voglia di combattere, gridare, arrabbiarsi, cercare di cambiare il proprio destino. La differenza sta nella volontà, quella che un milione e mezzo di persone ha perso. Scoraggiati, li definisce l'Istat, perchè non hanno più speranza. Speranza di trovare lavoro, speranza di una vita migliore o, più semplicemente, di una vita degna di essere vissuta.
698 mila (45% del totale) è, infatti, rappresentata da donne meridionali. Donne che non sperano più, che non hanno alcuna possibilità, che certificano la loro inettitudine di fronte a un mercato del lavoro che non solo le respinge, ma neppure le accoglie.
Per quante manovre correttive si vogliano fare, se non si risolve il problema del lavoro e quello connesso della crescita, non si potrà mai garantire un futuro al paese. Paese che non possiamo scrivere con la P maiuscola fino a quando toglierà la speranza al suo stesso popolo.