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La traversata del Tirreno in canoa polinesiana dal Parco del Padrongianus si è chiusa con successo.

Dopo 25 ore e 15 minuti di traversata l’equipaggio del Tulku Canoa Roma guidato da Gianni Montagner  è giunto al lido  Ostia la mattina del 15 agosto dopo essere partito dal Parco fluviale del Padrongianus, ad Olbia, il giorno prima alle 10.00. L’impresa, unica nel suo genere prevedeva l’utilizzo della canoa polinesiana a sei posti.

Durante la traversata si sono dati il cambio ogni due ore , tre alla volta, lo stesso Gianni Montagner, Betty Bassanelli, Alessandro Compagnucci, Marco Pompei, Alberto Baldazzi, Piero Peschiaroli , Antonello Spanu, Roberto Lupini, Alfonso Cioffi, Emilio Borelli, Alessandro Gaudino, Antonio loria.

Unica alimentazione carboidrati e malto-destrine sotto forma di integratori mirati a sostenere il fisico nell’intenso e prolungato sforzo profuso per passare dall’altra parte del Tirreno.

La canoa è stata seguita da una barca appoggio a vela di 15 metri che ospitava anche una troupe che ha registrato tutte le fasi dell’impresa. E’ durante un cambio di equipaggio che è accaduto l’imprevisto: la canoa si è ribaltata e gli uomini sono finiti in mare. La situazione è stata immediatamente risolta ma questo particolare al quale si è aggiunta l’operazione di sostituzione di una luce verde di direzione mal funzionante, ha influito leggermente sulla tabella di marcia. Nonostante tutto però il risultato è stato eccellente perché l’impresa, prevista in 24 ore è stata portata a compimento con appena un’ora in più sui tempi stabiliti. Tenendo conto che si trattava di attraversare il Tirreno con una canoa polinesiana a sei posti il team  guidato da Montager ha portato a casa un ottimo risultato. Il mare era liscio come l’olio, ma l’illuminazione, nonostante la luna piena è stata condizionata dalle nuvole. I delfini hanno accompagnato per tutta la notte gli avventurosi sportivi del Tulku Canoa Roma.

A presentare l’impresa il 14 mattina al Padrongianus era stato Franceso Gambella recordman che già in solitario nel ’94 aveva coperto in canoa la stessa distanza.

“Tecnicamente non hanno sbagliato nulla – afferma Gambella – precisi, preparati, hanno tenuto una media di 10 nodi con punte di 12, hanno percorso 135 miglia marine  a causa dello scarrocciamento rispetto alle 120 previste. Anche se io avevo già fatto la stessa tratta in solitario si può dire che abbiano aperto un nuovo percorso per chi pratica sport con la pagaia,  sul quale si potranno sviluppare in futuro gare e imprese di altro tipo. Grazie a questo sport inoltre il Parco del Padrongianus della Provincia di Olbia Tempio acquisisce ogni giorno di più notorietà a tutti i livelli”.  Red-com