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Si chiude domani a Carloforte la quinta edizione di “Creuza de ma’”.

Titoli di coda per “Creuza de ma”, il festival dedicato alle liaison tra cinema e musica, in corso da giovedì a Carloforte, il caratteristico paese sull’isola di San Pietro (a poche miglia dalle coste sudoccidentali della Sardegna). 

Domani (domenica 11), la quarta e ultima giornata si apre alle 11, nello storico Cinema Cavallera con una tavola rotonda che porta a sintesi i tanti stimoli emersi negli incontri con gli ospiti di questa edizione numero cinque della manifestazione ideata e diretta dal regista Gianfranco Cabiddu

Intorno al tema “Tutte le lingue del mondo”, sviluppano i loro ragionamenti i registi Alessandro Aronadio, Alessandro Piva e Bruno Bigoni insieme al musicista Louis Siciliano, sollecitati e coordinati dal giornalista Enzo Gentile e dal duo di esperti che ha condotto tutti gli incontri del festival: lo studioso di musica per il cinema Luca Bandiralie il musicista e musicologo Riccardo Giagni. 

Alle parole seguirà la proiezione del film di Bruno Bigoni “Il colore del vento”: un documentario che prende spunto da "Creuza de ma", lo storico disco realizzato nel 1984 da Fabrizio De André e Mauro Pagani, per raccontare il viaggio di una nave mercantile nel Mediterraneo. Un viaggio che nella sua rotta incrocia popoli e culture, intreccia passato e presente per cogliere e raccontare le diverse realtà del Mare Nostrum, dall'Italia alla Spagna, dal Marocco alla Tunisia, dal Libano alla Croazia. Barcellona, Tangeri, Bari, Sousse, Sidone, Lampedusa, Dubrovnik, Genova: ogni scalo è una città, ogni città una storia. 

Alle 19.30, sempre al Cinema Cavallera, è in programma il terzo e ultimo film del ciclo “Omaggio ai Maestri”, dedicato in questa edizione a due icone del grande schermo: l’attore Gian Maria Volonté (scomparso nel 1994) e il compositore Ennio Morricone. Per testimoniare il rapporto del primo con la musica secondo, si proietta un altro classico del cinema italiano degli anni settanta, “La classe operaia va in paradiso” di Elio Petri (girato nel 1971). 

Nel frattempo, lasciate le mura di Carloforte, alle 19 comincia l'atto finale di “Creuza de Ma'” in uno dei luoghi più belli e suggestivi dell'isola di San Pietro: capo Sandalo. Lo spettacolare scenario della scogliera farà ancora una volta da cornice all'appuntamento che suggella il festival: il concerto che al tramonto fa da colonna sonora al calare del sole sul mare. Ad accompagnare il festival al suo epilogo, quest'anno è il Solis String Quartet con Vincenzo Di Donna e Luigi De Maio ai violini, Gerardo Morrone alla viola e Antonio Di Francia al violoncello. Già impegnato la sera prima con Peppe Servillo nel progetto “Spassiunatamente”, dedicato alla canzone napoletana, il quartetto d'archi proporrà a capo Sandalo un programma ad hoc basato su pagine celebri di autori di musiche per il cinema come Nino Rota, Nicola Piovani, Ennio Morricone, John Williams. Un concerto che ogni spettatore potrà seguire scegliendo la propria “inquadratura”, guardando musicisti e paesaggio attraverso una piccola cornice che, nelle sue proporzioni, replica il formato dello schermo cinematografico. 

Va così in archivio la quinta edizione del festival “Creuza de ma'”: un'edizione organizzata come sempre dall'associazione culturale Backstage, con il contributo POR FESR 2007-2013 della Comunità Europea, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dell'Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e dell'Assessorato del Turismo della Regione Autonoma della Sardegna, del Comune di Carloforte, della Provincia di Carbonia-Iglesias, della Fondazione Banco di Sardegna e del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna. Com