E' di cinque vittime il primo bilancio dell'esplosione avvenuta nel pomeriggio in una fabbrica di fuochi di artificio ad Arpino, in provincia di Frosinone.
A morire un uomo e i suoi due figli, Claudio, Giuseppe e Giovanni Cancelli, titolari della fabbrica di fuochi d'artificio e altre due persone. L'area della fabbrica e' stata transennata.
Sul posto sono intervenute due squadre dei vigili del fuoco e i sanitari del 118 con un elicottero e quattro ambulanze. Le operazioni di spegnimento dell'incendio sono ancora in corso e si sta verificando se vi siano altre vittime o meno, visto che ci sarebbe almeno un altro disperso.
La Questura di Frosinone ha conferma il decesso delle cinque persone all'interno della fabbrica dove nel primo pomeriggio di oggi due violente deflagrazioni hanno completamente distrutto l'azienda e ucciso i tre proprietari e due operai. Tra le macerie si cerca ancora. C'e' il sospetto che all'interno della ditta al momento dello scoppio potesse esserci qualche esterno. Sul posto è arrivato il magistrato della procura della Repubblica di Cassino, Francesco Cerullo.
La ricostruzione dei fatti e' ora al vaglio dei vigili del fuoco del Comando provinciale di Frosinone e delle forze dell'ordine. La ditta Cancelli stava lavorando alla preparazione di fuochi pirotecnici che poi avrebbero dovuto essere distribuiti in alcune feste patronali dei dintorni. Dislocata su tre ettari, l'azienda si trova nella frazione di Carnello di Arpino, in una localita' boschiva e lontana dal centro abitato. Come in una macabra sequenza dopo il primo scoppio hanno iniziato ad esplodere le altre casematte.
La famiglia Cancelli il 12 luglio '94 venne colpita da una analoga tragedia nell'azienda che avevano in localita' Ridotti nel comune di Balsorano, in provincia de L'Aquila. Anche in quel caso il bilancio su pesantissimo: cinque morti e un operaio sopravvissuto ma rimasto sfigurato. Il sindaco di Arpino, Bruno Vano, ha indetto il lutto cittadino per il giorno dei funerali.