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Le associazioni agricole lanciano la sfida al mercato: aste pubbliche e un consorzio di secondo grado che aggreghi il pecorino romano prodotto dalle cooperative.

Dopo il blocco del tavolo con gli industriali che hanno ribadito ieri “il prezzo del latte lo fa il mercato” e una sostanziale  indisponibilità ad individuare una strategia per addivenire ad un metodo di calcolo per il prezzo condiviso,  Coldiretti; Confagricoltura; Cia e Copagri lanciano una sfida per aprire il mercato.

Individuati gli strumenti economici che spezzino l’oligarchia degli industriali del latte.

Due le proposte da attuare nel breve periodo che non possono prescindere dall’aiuto fattivo della Regione.

Realizzare un’asta pubblica che inviti  cooperative e trasformatori nazionali ed internazionali interessati all’acquisto del latte ovino sardo e aggregare la produzione di pecorino romano delle cooperative (oggi il 67% della produzione totale) attraverso la costituzione di un consorzio di secondo grado da realizzarsi con il sostegno della Sfirs che punti su un manager esperto capace di commercializzare e valorizzare la produzione del formaggio nei mercati.

“E’ necessario aprire nuove strategie economiche - ha affermato Luca Saba direttore Coldiretti Sardegna- grande ruolo deve avere la cooperazione. Dobbiamo riuscire a remunerare adeguatamente le nostre imprese valorizzando la produzione di formaggi, garantendo reddito agli allevatori”.

“Gli industriali non vogliono trattare - ha sottolineato GiGi Picciau presidente di Confagricoltura Sardegna - quindi la Regione gli tolga l’ossigeno e premi chi ha volontà di costruire percorsi virtuosi. Siamo pronti per migliorare la cooperazione e la commercializzazione”.

“ In questo periodo di sofferenza del settore caseario, gli industriali si assumano le proprie responsabilità - ha detto Martino Scanu presidente di Cia Sardegna- e decidano di risolvere con i produttori del latte, queste emergenze”.

“L’art.6 dell’accoro siglato nel 2005 e disdettato subito dopo dagli industriali –ha ricordato Pietro Tandeddu coordinatore regionale Copagri - non è una bestemmia”.Com