La Commissione d’inchiesta sulla mancata applicazione delle leggi regionali, presieduta da Luciano Uras, ha sentito in audizione una delegazione dei 31 lavoratori precari dei Centri servizi per il Lavoro (Csl) della provincia di Sassari.
Laura Mamia, Mariangela Sannia e Francesca Porcheddu hanno ribadito le preoccupazioni legate al mancato rinnovo dei contratti scaduti lo scorso 31 agosto. Sotto accusa è finita l’amministrazione provinciale sassarese perché, nonostante una mozione a sostegno della loro vertenza approvata martedì dal Consiglio provinciale e in attesa di un parere richiesto alla Corte dei Conti, appare poco propensa a far firmare i contratti benché abbia accettato i 275mila euro stanziati per la proroga. Il timore espresso apertamente è che si voglia ottenere la deroga al superamento del 40% della spesa per il personale (rispetto alla spesa corrente) per far effettuare nuove selezioni di personale. I precari, inoltre, temono di finire esclusi da eventuali ulteriori proroghe dal prossimo primo gennaio.
Gian Vittorio Campus (Pdl) ha chiesto chiarimenti sull’ipotesi di nuove selezioni e su una nota della presidente della Provincia Alessandra Giudici inviata alla Cisl nella quale si spiega che il servizio è portato avanti dai dipendenti dell’ente. Mamia e Sannia hanno precisato che l’aspetto delle selezioni è presente nel quesito posto alla Corte dei Conti e che, in realtà, i servizi, come quelli di orientamento, di reimpiego dei cassintegrati e di auto impiego, sono totalmente bloccati per assenza delle necessarie professionalità.
Gavino Manca (Pd) ha definito inadeguato e contraddittorio l’atteggiamento della Provincia di Sassari. Poi ha criticato il fatto che fino ad oggi la Giunta regionale non si è mossa. Ha citato le promesse, non mantenute, di nominare i commissari ad acta e di avviare l’iter legislativo per una norma che faccia definitivamente chiarezza sul personale dei CSL.
Anche Daniele Cocco (Idv) ha rimarcato gli impegni disattesi dall’esecutivo isolano e le differenze nell’attuazione delle disposizioni di legge da provincia a provincia. Mentre Antonio Pitea (Pdl) ha segnalato le preoccupazioni dei lavoratori dei CSL di Nuoro relativamente al loro futuro dopo il 31 dicembre 2011.
Il presidente della Commissione d’inchiesta, Luciano Uras, ha spiegato che le leggi regionali vigenti, essendo leggi della Repubblica, vanno applicate e ha ricordato che è la Corte Costituzionale (e non la Corte dei Conti) l’unico organo deputato a dirimere questioni di attribuzione delle potestà legislative. La Corte dei Conti, invece, può valutare l’uso delle risorse pubbliche, ha aggiunto Uras precisando che si potrebbe presentare un esposto alla magistratura affinché si valutino eventuali responsabilità per l’ingiustificata non spesa e il blocco delle risorse pubbliche. Ipotizzando che, per mancato controllo, potrebbe essere coinvolto pure l’Assessorato regionale del Lavoro, il presidente si è augurato che la Giunta Cappellacci approvi il disegno di legge che possa stabilizzare i lavoratori "probabilmente con selezione pubblica", ma con l’uso dei legittimi strumenti per la valutazione delle competenze e dei servizi svolti.
Gian Vittorio Campus (Pdl) ha infine voluto chiarire che i costi per i servizi per l’impiego, funzioni trasferite dalla Regione, sono prioritarie per la Provincia di Sassari e non possono essere ritenute la causa dello sforamento dei limiti di spesa per il personale. Red.