Quest'oggi, in Consiglio regionale, si è tenuto il seminario "Giornata di approfondimento sulla valutazione delle politiche", incontro del Comitato di indirizzo di CAPIRe (Controllo delle Assemblee sulle Politiche e gli Interventi Regionali), un progetto promosso dalla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee Legislative e delle Province Autonome che ha l'obiettivo di promuovere la cultura e l'uso della valutazione delle politiche in seno alle assemblee legislative.
Ha aperto i lavori la Presidente del Consiglio regionale, Claudia Lombardo, che ha sottolineato l’attenzione che ogni Assemblea deve porre nei confronti di tutti gli strumenti, sia tecnici che organizzativi, che possono mettere il legislatore regionale nelle condizioni di esercitare al meglio il suo mandato. Per questo motivo il progetto CA.PI.Re incontra l'interesse dell'Assemblea regionale sarda nei suoi contenuti programmatici che vanno nella direzione di fornire quello che la Presidente ha definito "un preziosissimo ausilio" in due diverse direttrici.
La prima nella fase di istruzione degli atti legislativi, al fine di avere un chiaro quadro d'insieme sull'aderenza che le norme si prefiggono intervenendo nel corpo delle leggi esistenti o innovandole. La seconda attraverso il controllo dello stato di attuazione delle leggi in vigore e le loro effettive ricadute nei confronti delle materie che regolano. Questo permette al legislatore di effettuare una sorta di "Bilancio Sociale" che gli consente di esercitare una funzione aggiuntiva di indirizzo, coordinamento e controllo sulla corretta applicazione delle leggi da parte dell’esecutivo.
La Presidente, contestualizzando il discorso alla drammatica attualità, ha messo in rilievo le accresciute responsabilità del legislatore regionale "il quale non solo deve preoccuparsi di varare leggi giuste, ma deve farlo tenendo conto della necessità di muoversi all'interno dell'obiettivo di osservare un contenimento della spesa pubblica". Altro aspetto di fondamentale interesse riguarda la necessità di mantenere alto il livello di concertazione e di dialogo fra le varie istituzioni locali per "interagire in positivo sui fenomeni che regolano l'applicazione e l'attuazione delle leggi sul corpo sociale".
Particolare interesse ha suscitato la proposta della Presidente di prevedere un vincolo obbligatorio volto a inserire nel corpo delle leggi in via di approvazione una "clausola valutativa". Uno strumento indispensabile per rendere esplicite le finalità che si prefigge la legge una volta adottata e valutare successivamente all'adozione della norma il raggiungimento dei risultati rispetto ai fini preposti. Uno strumento innovativo per attivare un costante monitoraggio volto ad analizzare regolarmente l'andamento delle leggi e verificarne la loro efficacia. Una novità che allinea l'Assemblea Regionale sarda a simili avanzate esperienze a livello europeo e mondiale.
La Presidente ha comunque tenuto a sottolineare come la Sardegna non sia rimasta indietro, avendo già previsto nel corpo del Regolamento Interno del Consiglio Regionale due articoli che prevedono la verifica sull'attuazione delle leggi e l'insediamento di una apposita Commissione che riscontri il rispetto delle leggi vigenti per quanto attiene le competenze del Consiglio Regionale. Dopo aver evidenziato che il controllo sullo stato di attuazione delle leggi "è paragonabile per importanza allo stesso momento in cui il legislatore adotta la norma", la Presidente del Consiglio ha sottolineato la particolare condizione giuridica della Sardegna che comporta un aggravio della funzione parlamentare per formare un corpo di leggi rispondente al livello di autonomia speciale in vigore.
La Presidente ha concluso con un plauso al progetto, confermando l'interesse della’Assemblea sarda per i tre ambiti di lavoro di CA.PI.Re che riguardano: il dare spazio e visibilità alle norme fondamentali delle Regioni, lo sperimentare nuovi strumenti e procedure per promuovere l'uso della valutazione nei processi decisionali regionali e, infine, il formare strutture consiliari specializzate nell'analisi delle politiche pubbliche.
Hanno partecipato al seminario: il presidente del Consiglio regionale della Puglia Onofrio Introna, la presidente del Consiglio regionale del Trentino Alto Adige Rosa Zelger Thaler, il vice presidente del Consiglio della regione Toscana Roberto Giuseppe Benedetti, alcuni consiglieri delle Assemblee della Calabria e della Lombardia e rappresentanti del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia.
Il presidente del Consiglio regionale della Puglia Onofrio Introna, al termine dei lavori, ha affermato: "La giornata di oggi è un significativo passo in avanti per passare alla fase più operativa: come affrontare l'indifferibile problema della formazione degli analisti". Per Introna le Amministrazioni pubbliche mancano di competenze professionali adeguate proprio nel campo dell'analisi e della valutazione delle politiche. "Si sta ipotizzando - ha concluso - l'organizzazione di un Master che consenta di formare 2-3 giovani per Regione con la possibilità di assorbirli nella Pubblica amministrazione".
I lavori sono stati moderati dal consigliere regionale e componente del Comitato d'indirizzo di CAPIRe, Gavino Manca. "L'importanza della giornata - ha detto Manca - è legata al fatto che si sta cominciando culturalmente a pensare che, in un momento in cui le risorse sono minori e le norme più numerose, bisogna avere la capacità di comprendere che va fatta un’analisi, una valutazione dei risultati che si producono, in modo da avere la capacità di scegliere le norme più efficaci e più adeguate". Red.