"Ampia solidarietà nazionale per una rispostaefficace" a testimonianza del "massimo impegno dello Stato" alfianco delle popolazioni terremotate dell'Emilia. E conferma della paratamilitare del 2 Giugno, della celebrazione la sera al Quirinale e degli altri entiper la Festa della Repubblica ma alla insegna di "particolaresobrietà". Sono le decisioni del Presidente della Repubblica GiorgioNapolitano, al termine di un'ora e mezzo di incontro al Colle sul terremoto coni Presidenti delle Camere Renato Schifani e Gianfranco Fini ed il Premier MarioMonti, presente il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio AntonioCatricalà.
I"l Presidente della Repubblica ha oggi ricevuto il Presidente del Senato,il Presidente della Camera dei Deputati e il Presidente del Consiglio - hainformato il Quirinale al termine del summit- per un ampio informale scambio diopinioni su problemi di comune interesse e urgenza istituzionale: in primoluogo quelli connessi alla condizione dei territori e delle popolazionidell'Emilia su cui si è abbattuto un violento e distruttivo evento sismico, erelativi all'esigenza del massimo impegno delle forze dello Stato e della piùampia solidarietà nazionale per un'efficace risposta a bisogni acuti diassistenza e a prospettive di rapida ricostruzione. Tale impegno esolidarietà avrà modo di esprimersi ancora in occasione delle imminenticelebrazioni dell'anniversario della nascita della Repubblica".
"Le tradizionali celebrazioni saranno improntate - haformalizzato la Presidenza della Repubblica- a criteri di particolarefunzionalità e sobrietà, sia per i limiti entro cui si svolgerà la rassegnamilitare, sia per i caratteri che assumerà l'incontro in Quirinale con i rappresentantidel Corpo Diplomatico, di tutte le istituzioni e di significative espressionidella società civile".
"La riaffermazione della vitalità e responsabilità -nell'attuale momento di molteplici, ardue difficoltà e sfide per la nazione -delle forze dello Stato, e in particolare delle Forze Armate, dei corpi diPolizia e della Protezione Civile, sempre largamente sorretti dal consenso deicittadini, così come la manifestazione - in occasione del 2 giugno - di quelrinnovato senso di unità e coesione nazionale emerso con tanta evidenza dallecelebrazioni del Centocinquantenario della fondazione dello Stato unitario - hasottolineato ancora il Colle- costituiscono un solido fondamento per ilrafforzarsi dell'indispensabile fermezza e fiducia con cui affrontare iproblemi dell'oggi e del domani, a cominciare da quelli delle popolazioni e deiterritori colpiti dal recente terremoto".
"I Presidenti delle Camere e del Consiglio - ha resoancora noto il Quirinale- hanno pienamente condiviso tali indirizzi e sceltecon il Capo dello Stato".