Il forte aumento della pressione fiscale innesca "impulsi recessivi" per l'economia reale, con il rischio di un "avvitamento" in cui si potrebbe restare "intrappolati". È l'allarme lanciato dalla Corte dei conti nel rapporto sul coordinamento della finanza pubblica. "Il pericolo di un avvitamento - detto il presidente di coordinamento delle sezioni riunite per il controllo, Luigi Mazzillo, presentando il rapporto alla Camera - deve essere attentamente monitorato, disinnescando il circolo vizioso in cui si potrebbe rimanere intrappolati".
"Occorre incidere - ha aggiunto Mazzillo - sui fattori che bloccano la crescita, per recuperare, ma solo grazie a incrementi di Pil, il gettito mancante".
La crescita nel 2011 è stata "asfittica" e il gettito fiscale è rimasto sotto le attese, con prospettive ancora negative per alcuni anni. Per il presidente della Corte dei conti, Luigi Giampaolino, "l'anno scorso sono esplose le contraddizioni che accompagnano l'attuazione della politica di bilancio. Da una parte, l'efficacia delle misure di contenimento delle spese, che nei fatti si rivelano più stringenti di quanto sembri essere percepito dall'opinione pubblica nazionale e, soprattutto, internazionale. Dall'altra - ha sottolineato - una dinamica di crescita asfittica, che rende difficile conseguire risultati migliori di quelli effettivamente realizzati".
"Anche l'anno scorso - ha aggiunto Giampaolino alla presentazione del rapporto 2012 sul coordinamento della finanza pubblica - il gettito fiscale è rimasto al di sotto delle previsioni, penalizzato dalla mancata ripresa dell'economia. Un fenomeno non occasionale, ma destinato a protrarsi per alcuni anni, dal momento che il vuoto di prodotto apertosi dopo la crisi finanziaria è lungi dall'essere recuperato".
"Va ripreso con maggiore continuità e convinzione il processo volto a realizzare un abbattimento significativo del debito, attraverso la dismissione di quote importanti del patrimonio mobiliare ed immobiliare in mano pubblica", ha detto il presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino. "Nelle recenti occasioni di confronto con il parlamento - ha aggiunto - la Corte ha pi• volte sottolineato l'urgenza di soluzioni operative su un fronte, come quello delle dismissioni, finora carente nell'identificare dimensioni, condizioni e responsabilità realizzative".
Per la Corte dei Conti, nonostante "i progressi evidenti nei risultati economici", il settore sanitario "continua, tuttavia, a presentare fenomeni di inappropiatezza organizzativa e gestionale che opportunamente ne fanno un ricorrente oggetto di attenzione ai fini dei programmi di tagli di spesa".
I margini per riequilibrare il "sistema di prelievo" fiscale cercando di conciliare "rigore, equità e crescita" sono esauriti e per questo "si rafforzano le ragioni per puntare" sull'ampliamento della base imponibile attraverso "la lotta all'evasione, all'elusione e al ridimensionamento dell'erosione", ha detto ancora Luigi Mazzillo.