Nell’ambito della celebrazione del quarantesimo compleanno di Alcolisti Anonimi Italia (e del trentesimo di A.A. Sardegna), presso l’Hotel Roccaruja di Stintino (SS) si terrà un Convegno di carattere nazionale dal titolo “Alcolismo: un percorso di rete” dove qualificati rappresentanti delle Istituzioni e del sociale daranno vita ad una riflessione sui principali aspetti dell’alcolismo e faranno il punto della situazione italiana, con particolare riferimento a quella della Sardegna.
A differenza di un non lontano passato, quando si tendeva ad una generale sottovalutazione, l’alcolismo viene ormai recepito come un fenomeno complesso, sanitario e sociale insieme, che non può essere sottovalutato anche per gli elevatissimi costi che scarica sulla collettività; inoltre è diffuso il convincimento tra gli addetti ai lavori che in periodi recessivi, come quello che il nostro Paese ha iniziato ad attraversare, ci si debba attendere una sua consistente crescita essenzialmente dovuta alle situazioni di forte disagio che la crisi economica determina in larghi strati della popolazione.
Infine, la multidimensionalità dell’alcolismo (con tutte le connesse problematiche sanitarie, assistenziali, familiari, di lavoro, legali, di informazione, di formazione ecc.) ha rafforzato il convincimento che per poter operare proficuamente sia necessario un approccio di Rete , attraverso la collaborazione e la sinergia tra le varie strutture che a vario titolo si occupano del problema.
Programma del Convegno: Inizio h. 09,30; Benvenuto ai partecipanti (Antonio Diana, sindaco di Stintino); Introduzione : Alcolismo oggi, aspetti socio/sanitari (Valeria Zavan. Sert Novi Ligure, Tossicologa e Fiduciaria non alcolista di A.A. Italia); Alcolismo nella Sanità della Sardegna (Graziella Boi, Dir. Centro trattamento disturbi psichiatrici alcol correlati ASL 8 Cagliari); Alcolismo e Società ( Questura di Sassari); Alcolismo non solo di sabato sera, (Compagnia CC di Sassari); Un percorso di rete : dalla prevenzione al sostegno alla famiglia, (Giovanni Greco, SERT Ravenna, V. Presidente Soc. It. Alcologia).
L’informazione nelle scuole, (Sergio Milia, Assessore Regionale alla Pubblica Istruzione, Cultura e Sport); Individuazione e avvio al recupero, (Agostino Sussarello, Presidente Ordine Medici Provincia Sassari), L’alcolismo e il medico di famiglia, (Giovanni Sanna, Segretario Prov. FIMMG Sassari); dall’astinenza alla sobrietà: un metodo di recupero, (A.A. Alcolisti Anonimi Italia); Sostegno e recupero dei familiari, (Gruppi Familiari Al-anon) e Conclusione h. 12.30.
Al termine del Convegno gli intervenuti saranno a disposizione dei giornalisti presso la sala stampa, unitamente a membri dell’Associazione che, in anonimato, daranno le proprie testimonianze . Per informazioni telefonare al 328.8426167
Qualche notizia su “alcolisti anonimi” - A.A. Alcolisti Anonimi ( A.A.) è nata negli Stati Uniti nel 1935 dall’incontro di un agente di borsa di Wall Street e un medico chirurgo di Akron (Ohio), entrambi alcolizzati, i quali scoprirono che condividendo le loro dolorose esperienze e aiutandosi a vicenda riuscivano a stare lontano dall’alcol. In un mondo caratterizzato da forti pregiudizi nei confronti dell’alcolismo e dalla pressoché totale impotenza della scienza medica ad affrontare tale problema, i due fondatori di A.A., superando ogni approccio moralistico e con un pragmatismo tipico della cultura nord americana, ebbero la grande intuizione di applicare l’autoaiuto alla dipendenza dall’alcol, vista non più come un vizio da combattere ma come una vera e propria malattia del corpo e dello spirito, i cui tragici effetti potevano essere sospesi semplicemente non bevendo e cambiando stile di vita.
In altri termini, i nostri fondatori, entrambi con durissime storie di alcolismo alle spalle, si resero conto che un alcolista che ha smesso di bere ha una grandissima capacità di raggiungere e aiutare un altro alcolista che ancora beve; così facendo indica all’altro la via per uscire dal problema e nel contempo mantiene e consolida la propria sobrietà. Su questa base misero a punto un metodo di recupero, denominato dei Dodici Passi, che ha ispirato le moderne terapie di gruppo e che oggi viene utilizzato in tutto il mondo per contrastare molte altre dipendenze.
Attualmente Alcolisti Anonimi è presente in oltre 160 Paesi di tutti i continenti con oltre 100.000 gruppi di autoaiuto e milioni di alcolisti recuperati.
A.A. ha iniziato la sua attività in Italia nel 1972 quando un alcolista, dopo aver ritrovato la sobrietà in un gruppo di lingua inglese creato da soldati dell’Esercito Alleato di stanza a Roma nel periodo postbellico, aprì il primo gruppo di lingua italiana; oggi è diffusa in tutte le Regioni con circa 500 gruppi. In Sardegna il primo Gruppo è stato aperto a Sassari nel 1982.
In questa sede desideriamo solo puntualizzare che non siamo una Associazione di volontariato, bensì di autoaiuto: noi che abbiamo vissuto l’alcolismo in prima persona cerchiamo di aiutare le persone che ancora ne soffrono perché aiutando gli altri in realtà aiutiamo noi stessi rafforzando la nostra sobrietà. Ed è questa la grande ricompensa che riceviamo per la nostra attività. Pertanto la nostra associazione, sin dalle origini, non ha mai chiesto, né ricevuto, alcun contributo economico né sostegno finanziario esterno di alcun genere; siamo autosufficienti. E per far parte di A.A. non sono richieste quote di iscrizione: è sufficiente il desiderio di smettere di bere
Siamo “anonimi” non solo per la tutela dei nostri membri, ma anche perché l’anonimato ha per noi un profondo significato spirituale che ci induce a porre i principi al di sopra delle persone.
Non siamo affiliati ad alcuna setta, confessione, ideale politico o altra organizzazione. Infine, non siamo proibizionisti né antiproibizionisti: ci limitiamo a non bere perché a noi l’alcol fa male, talvolta malissimo.
Dagli anni settanta, che ci videro pionieri in un Paese che considerava gli alcolisti dei viziosi o, nei casi più gravi, dei malati di mente da segregare nei manicomi, molta acqua è passata sotto i ponti. Oggi, anche in Italia, Alcolisti Anonimi viene considerata una risorsa, ampiamente collaudata, a disposizione non solo di chi vuole uscire dal problema ma di tutti coloro che si occupano di alcolismo: medici, psicologi, operatori del sociale, religiosi, educatori, giornalisti, politici. Com