La Compagnia italiana di navigazione deve rilanciare loscalo di Portotorres nell’interessedell’interaSardegna e deve farsi garante affinché nei porti sardi ci sia una razionaleredistribuzione delle rotte .
Lo chiedono, in una lettera inviata al presidente della CINEttore Morace, i consiglieri regionali di Sardegna È già domani MassimoMulas, Mario Diana, Gianvittorio Campus e Roberto Capelli.
Nella lettera i consiglieri evidenziano il fallimento dell’azione della giunta regionaleche ha messo in piedi una enigmatica Flotta sarda , limitandosi a noleggiaredue carrette di piccola stazza al fine di sbandierare nel periodo estivocollegamenti a costi contenuti per i sardi, trascurando il bacino trasporti siadi Cagliari che di Porto Torres e rinunciando, incredibilmente, a partecipareal capitale sociale della Cin.
La Compagnia italiana di navigazione - scrivono gli esponenti di Sardegna È già domani - dovrebbedare un forte segnale che dimostri la buona volontà che ha ispirato il suoingresso nel panorama dei collegamenti navali nell’isola.
Dal mese di ottobre, come ormai si riscontra da vari anni, aPortotorres si avrà un unico collegamento giornaliero con la penisola. Questocomporterà una evidente penalizzazione del movimento merci.
Secondo i consiglieri c’è l’oggettivaurgenza di garantire il movimento di 170 semirimorchi che coprirebbero l’esigenza del trasportodelle merci di cui il territorio necessita.
Per far questo sarebbe auspicabile utilizzare le navi Cinche fanno scalo a Cagliari, che pare stiamo viaggiando con caricoridotto. Così si eviterebbe l’isolamentodello scalo con tutte le ripercussioni sull’indotto lavorativo facilmente immaginabili e che laSardegna non può permettersi.