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Bersani: non chiederò a D’Alema di candidarsi e “se vince Renzi non vedo rischio scissione”

"Io non chiederò a D'Alema di candidarsi. Io non chiedo a nessuno di candidarsi. Io non sono quello che nomina i deputati. Io farò applicare la regola, chi ha fatto più di quindici anni, per essere candidato deve singolarmente chiedere una deroga alla direzione nazionale". Così Pier Luigi Bersani nel forum di Repubblica.it.

"Io 'quelli da rottamare' li conosco tutti, e non da oggi parlo con loro. E sono buon testimone che non c'era bisogno di Renzi perché' facessero una riflessione, perché è tutta gente che sa benissimo che si può essere protagonisti senza essere parlamentari". Così Pier Luigi Bersani, sempre nel corso del videoforum, a proposito del ricambio della classe dirigente. "Quel che non è accettabile - aggiunge - è che ci sia qualcuno che dica 'tu sei il ramo secco, tu sei il motorino da rottamare'. Cambiare si, rottamare no. E il cambiamento ci sarà, la ruota girerà”.

La legge di stabilità va corretta perché "nella parte fiscale non ha i caratteri di equità ed efficacia, serve sollievo alle fasce più deboli e questo non avviene. Per noi non è accettabile una cosa cosi"'. Così Bersani. "Non faccio minacce, credo si possa convincere a modificare e poi vediamo. Le misure sulla scuola sono inaccettabili e così le misure per le fasce di disagio e disabilità. Vediamo la versione definitiva ma il diavolo è nei dettagli". Così risponde sul fatto se il Pd, in caso di mancate modifiche al ddl stabilità, non voterà la fiducia.

Il ddl anticorruzione va approvato al più presto anzi è "da rafforzare introducendo l'incandidabilità per le persone con condanne di particolare gravità. Poi va reintrodotto il falso in bilancio e mi pare in queste ore che ci possa essere un intervento del governo anche su questa materia".

"Non significa scaravoltare la riforma ma correggere quegli elementi mancanti che il governo stesso ammette. E in primo luogo bisogna risolvere il tema degli esodati. E' ragionevole che il paese che ha fatto di più in Europa sulle pensioni, possa perfezionare l'impianto senza toccare l'equilibrio dei conti". Così Bersani rispetto alla critica mossa al Pd di voler cambiare la riforma delle pensioni.

"Monti non è certo un uomo che deve tornare alla Bocconi ma starei un po' largo sul suo futuro, non lo tirerei per la giacca. E' uomo di grande classe e eleganza e io sono sincero quando dico che è una risorsa e bisogna discutere con lui come possa essere valorizzato al meglio. Lui, come me, ha in mente l'Italia". Così Pier Luigi Bersani sul futuro di Mario Monti dopo le elezioni.

"Non vedo scissioni all'orizzonte. Prima c'è l'Italia, poi la ditta e poi le persone. Io sono convinto che a poco a poco si comprenderà in Italia che questo partito è l'unica carta che Italia può giocare per affrontare problemi". Così il leader del Pd esclude scissioni nel partito in caso di vittoria di Renzi alle primarie.

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