“Già dalla seconda metà del 2011 la Regione ha avviato tutta una serie di iniziative volte a risolvere le criticità messe in luce oggi nella dettagliata indagine della Corte dei Conti, riferita agli esercizi 2010 e 2011. Nel 2012 questi processi hanno avuto una accelerazione con provvedimenti normativi i cui effetti potranno apprezzarsi in alcuni casi già nei prossimi mesi e in altri, trattandosi di situazioni complesse e annose, nel medio e lungo termine. La legge di riordino della rete ospedaliera, le azioni per il contenimento della spesa farmaceutica, l’accreditamento delle strutture sanitarie, il piano di governo delle liste di attesa sono solo alcune delle iniziative messe in campo dalla Regione per invertire il trend negativo”. Lo hanno detto l’assessore regionale della Sanità Simona De Francisci, il direttore generale Gianluca Calabrò e i dirigenti intervenuti durante l’adunanza della sezione regionale della Corte dei Conti.
“Chi parla di sbando o inesistenza di governo sulla sanità lo fa per partigianeria politica che non tiene conto dei processi avviati in quest’ultimo anno e mezzo né dell’eredità trasmessaci dalla precedente amministrazione regionale, né, soprattutto, del momento critico che il settore della sanità sta affrontando a livello nazionale. Non neghiamo, e ci mancherebbe, le criticità emerse anche oggi, ma lo sforzo della Regione, del quale la magistratura contabile ha preso atto, è importante e su ogni tematica richiamata dalla Corte dei Conti”, ha precisato l’assessore a margine dell’adunanza,
Il primo punto affrontato nel corso dell’intervento dall’assessore De Francisci è stato quello sulla legge approvata dal Consiglio regionale lo scorso 17 ottobre. “Uno strumento importante sul quale stiamo lavorando per dare attuazione ai diversi punti. Riguardo in particolare alla riorganizzazione della rete ospedaliera, l’assessorato è impegnato nella stesura delle linee di indirizzo che presto saranno trasmesse ai direttori delle aziende sanitarie per una loro valutazione. L’obiettivo è migliorare la qualità dei servizi, specie quelli territoriali, abbattendo sprechi e costi inutili”. Da sottolineare che la legge sarda, pur nell’autonomia finanziaria della Regione, dovrà necessariamente integrarsi con il Regolamento ministeriale sugli standard qualitativi, strutturali e tecnologici in attuazione del decreto legge governativo del 6 luglio scorso, attualmente in attesa di approvazione in sede di Conferenza Stato-Regioni.
Nell’informativa aggiornata inviata alla Corte dei Conti, emergono dei passi avanti sul fronte dell’accreditamento: fra maggio 2011 e novembre 2012 è stato rilasciato l’accreditamento istituzionale definitivo a 106 strutture private, compresa una struttura privata ad alta complessità. Solo nell’anno in corso è stato rilasciato l’accreditamento a 92 strutture private rispetto alle 15 del 2011.
Sul fronte della spesa farmaceutica, con la delibera dell’aprile scorso la Regione ha individuato e approvato dieci azioni strategiche per la sua razionalizzazione e ha provveduto a rinnovare l’accordo con Federfarma Sardegna per la distribuzione dei farmaci del Pht (Prontuario della distribuzione diretta). Tra le dieci azioni, di rilievo quella sulla centralizzazione degli acquisti non solo di farmaci ed emoderivati ma anche di dispositivi medici e materiali per l’assistenza protesica e integrativa, importante voce nella spesa sanitaria, e il rafforzamento della distribuzione diretta dei medicinali. Sulle gare, opera un Osservatorio regionale per il loro monitoraggio. Avviati anche dei progetti sperimentali per la rilevazione delle giacenze dei farmaci scaduti e di quelli consumato. Quasi tutte le Aziende sanitarie dal 2011 sono in linea per la costruzione dei flussi informativi sull’acquisto dei farmaci. In una Asl è stata fatta una gara per avviare un progetto di produzione farmaci oncologici in loco, dalla quale sono previsti risparmi di almeno il 10 per cento. Inoltre, la Regione sta procedendo nei confronti dell’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) per il recupero di circa 500mila euro di crediti dovuti per il rimborso sulla sperimentazione dei farmaci oncologici.
L’assessorato ha chiesto conto alle Aziende sanitarie l’invio di un report sulle azioni messe in campo per garantire la tracciabilità del farmaco dalla distribuzione dalla farmacia al reparto, fino al paziente ed è emerso che tutte hanno avviato l'informatizzazione delle richieste dalle unità operative alla farmacia. Si sta lavorando nel contempo a risolvere le problematiche sulla gestione degli armadietti virtuali di reparto.
Infine, oltre al Piano di governo delle liste di attesa, l’assessorato sta intervenendo sul loro monitoraggio costante e sul miglioramento del Cup (Centro unico di prenotazione).