Duplice assalto delle teste di cuoio francesi per liberare gli ostaggi in mani ai terroristi: sembra che i due fratelli Kouachi, barricati in una tipografia a Dammartin-en-Goele, sarebbero stati uccisi durante l'operazione.
Contemporanemante, nel cuore di Parigi, l'altro blitz nel supermercato dove il terzo terrorista, Amedi Coulibaly, teneva in ostaggio da questa mattina almeno 6 persone. Anche lui, secondo le fonti sarebbe stato ucciso. Del quarto terrorista, la moglie di Coulibaly che si trovava con lui durante l'attacco, ancora nessuna notizia. L'operazione è ancora in corso, gli uomini dei reparti speciali gridano "a terra, a terra!" diverse ambulanze stanno arrivando in questo momento mentre le persone segregate nel sepermercato vengono portate fuori. Si teme invece sulla sorte degli ostaggi: secono il quotidiano Le Monde ci sarebbero almeno sei morti.
Fumo, spari ed esplosioni a Dammartin-en-Goele: le immagini delle tv hanno trasmesso l'operazione delle forze speciali francesi che circondano l'edificio dove i due fratelli Kouachi sono rimasti barricati per tutto il giorno. Ritenuti i responsabili della strage alla redazione del giornale satirico Charlie Hebdo, tenevano una persona in ostaggio nella tipografia a nord est della capitale francese. Le operazioni di evacuazione di ragazzi dalla vicina scuola media sono state momentaneamente interrotte. E' il cuore d'Europa ad essere sotto attacco del terrore: Parigi vive l'incubo peggiore da 50 anni a questa parte.
Questa mattina, mentre la polizia tentava di stanare i fratelli Kouachi, presunti autori della strage a Charlie Hebdo, una nuova sparatoria aveva infatti colpito la zona di Porte de Vincennes in un supermercato kosher frequentato da ebrei: un ferito grave e diversi ostaggi, tra cui anche donne e un bimbo di sei mesi. Armato di due kalashnikov, l'uomo si è fatto riconoscere come l'assassino dell'agente avvenuto ieri nella banlieu di Montrouge: "Sapete chi sono! Sapete chi sono!", ha gridato per due volte ai poliziotti. Poi avrebbe chiesto che venissero liberati i fratelli Kouachi braccati a Dammartin en Goele, minacciando di uccidere gli ostaggi.
C'era anche una mamma con un bambino di 6 mesi in mano al terrorista asserragliato nel negozio ebreo insieme ad altre 4 persone. A riferirlo la televisione israeliana Canale 2: "E' una catastrofe! Mia nipote Sarah è in quell'emporio con il suo bebè Noah di sei mesi" ha detto una loro congiunta, Kali Peretz, parlando di almeno 6 ostaggi.
All'Eliseo, intanto il presidente Hollande ha convocato una nuova riunione d'emergenza con il primo ministro Manuel Valls, il titolare degli Interni e quello della Giustizia, Bernard Cazeneuve et Christiane Taubira. Intanto arriva la notizia che i servizi segreti algerini avevano allertato il 6 gennaio Parigi di un attacco terrorista imminente. Lo riferisce i-Tele'.
L'autore della sparatoria, identificato come Amedy Coulibaly, 32enne di colore, sarebbe lo stesso che ieri mattina a Montrouge, con addosso un giubbotto antiproiettili, ha aperto il fuoco su una poliziotta (poi morta) e su un dipendente civile che si trovavano sul posto a seguito di un incidente stradale. Per quest'attacco è ricercata anche una donna, 25 anni, Hayat Boumeddiene, probabilmente la compagna di Cuolibaly. Ora tutta la zona è blindata. La Prefettura di Parigi ha anche ordinato per precauzione la chiusura di tutti i negozi della rue des Rosiers, cuore dell'antico quartiere ebraico di Parigi, il Marais. C'è stata un'allerta anche al Trocadero, sito storico di fronte alla Tour Eiffel, evacuato per circa mezz'ora dopo che si era diffusa la voce di una nuova sparatoria poi smentita. Ora la zona è stata riaperta.
"Siamo pronti a morire da martiri" avrebbero detto i due terroristi braccati nella tipografia.
La notizia che inquieta di più è che i due fratelli e l'uomo asserragliato con gli ostaggi a Parigi si conoscono e appartengono alla stessa cellula jihadista, Buttes-Chaumont, dal nome del parco parigino del XIX arrondissement in cui si radunavano i reclutatori jihadisti per la guerra in Iraq. Amedy Coulibaly, 32enne di colore, nel 2010 collegato alla progettata evasione di Smain Ait Ali Belkacem, terrorista algerino condannato all'ergastolo per gli attentati del 1995. Inoltre uno dei terroristi responsabili del massacro di Charlie Hebdo incontrò l'imam Anwar Awlaki in Yemen poche settimane prima che il leader dell'Aqap venisse ucciso. Per il Site, allo stato, il collegamento tra i terroristi e il ramo yemenita-saudita di al Qaida "è il più credibile".
Un religioso vicino allo Stato islamico (Is) ha annunciato durante un sermone a Mosul, in Iraq, che l'organizzazione guidata da Abu Bakr al-Baghdad è la responsabile dell'attacco alla sede di Charlie Hebdo a Parigi. "Abbiamo iniziato con l'operazione in Francia, per la quale ci assumiamo la responsabilità. Domani saranno la Gran Bretagna, l'America e altri", ha affermato l'imam Abu Saad al-Ansari - citato dall'agenzia Dpa - nella città da mesi sotto il controllo dei jihadisti. "Questo è un messaggio a tutti i paesi che partecipano alla coalizione (internazionale guidata dagli Usa, ndr) che ha ucciso militanti dello Stato islamico", ha sottolineato.
I due fratelli franco algerini Kouachi - riferito ad Yves Albarello, deputato dell'Ump, eletto nel dipartimento di Seine-et-Marine,"hanno dichiarato di volere morire da martiri". Per un questione di sicurezza, le autorità hanno esortato i media a "non filmare i luoghi" in cui è in corso l'intervento delle forze speciali "per evitare di comunicare il loro dispiegamento sul terreno".
I fratelli Kouachi hanno riferito a un commerciante di Dammartin che non uccidono i civili. Gli stessi avrebbero anche detto al proprietario della Clio grigia rubata mercoledì che "se i giornalisti fanno domande, devi dire solo che siamo di al-Qaeda in Yemen" come riporta la radio francese Rtl. L'uomo ha preferito mantenere l'anonimato. "Erano molto calmi e sereni, molto professionali, non nervosi", ha aggiunto. I due franco-algerini avevano abbandonato la sede del giornale a bordo di una C3 nera; poi avevano fermato un automobilista e si erano impadroniti della sua Clio grigia proseguendo la fuga a bordo di questa auto.
Il presidente francese Francois Hollande ha interrotto una riunione d'emergenza con i membri del governo ed è tornato nel suo ufficio dopo essere stato informato degli ultimi avvenimenti. Si trova al ministero dell'Interno per seguire l'evolversi degli eventi e, rivolgendosi ai prefetti, ha detto: "La Francia è sotto choc".
Per la caccia all'uomo è stato dispiegato un numero importantissimo di uomini: circa 88 mila tra esercito e polizia. Questa mattina la notizia dei media Usa che i due fratelli erano da anni nella lista delle autorità aeroportuali americane (no-fly list) e in quella delle persone da tenere sotto controllo per minacce terroristiche.
Una notizia positiva nella tragedia immensa che ha sconvolto la Francia: i quattro feriti più gravi dell'attacco terroristico a Charlie Hebdo sono fuori pericolo. Lo ha detto il ministro francese degli Interni Bernard Cazeneuve, secondo quanto riferisce il sito di Le Figaro. Gli altri sette feriti, ha aggiunto il ministro, sono stati dimessi dall'ospedale.