A dieci mesi dall’inizio del conflitto, nell’est dell’ucraina si continua a morire. Oggi è il giorno del vertice di Minsk fra i leader di Russia, Ucraina, Germania e Francia e a complicare il lavoro dei diplomatici ci sono l’intensificarsi dei combattimenti e gli scambi di accuse fra il Cremlino e i paesi occidentali, a partire dagli stati uniti. Ieri sera Barack Obama e Vladimir Putin si sono sentiti al telefono, ribadendo le proprie posizioni.
Il presidente russo oggi sarà a Minsk, dove alle 15 ora italiana si incontrerà con il suo omologo ucraino Petro Poroshenko, con la cancelliera tedesca Angela Merkel e con il presidente francese Francois Hollande. Anche se non è in programma la firma di un accordo finale, il vertice appare come una delle ultime speranze di trovare una via d’uscita diplomatica alla crisi. Secondo l’agenzia bielorussa Belta, il gruppo di contatto che ieri si è incontrato per preparare l’incontro e che ha ripreso i lavori stamane avrebbe raggiunto un accordo su uno schema che prevede il ritiro delle armi pesanti e un cessate il fuoco. Da Parigi, l'Eliseo ha fatto sapere che si tenterà "di fare di tutto" come minimo per un cessate il fuoco, ma anche per tentare di trovare una soluzione duratura.
Al tavolo delle trattative peseranno gli eventi delle ultime ore. Nella sola giornata di ieri sono almeno 37 le vittime dei combattimenti e anche oggi gli scontri proseguono. Poroshenko ha compiuto una visita inattesa a Kramatorsk, città a 50 chilometri dal fronte dove ieri secondo l’esercito ucraino i ribelli filorussi hanno lanciato dei razzi causando una quindicina di morti e decine di feriti. “È un crimine contro l’umanità – ha dichiarato tenendo in mano una scheggia estratta da una delle persone portate in ospedale – questo episodio ha come obiettivo cancellare i negoziati. A qualcuno non piace la pace, ma vuole la guerra. Non gli permetteremo di farlo. Siamo una nazione pacifica e tutto il mondo è con noi”.
A Minsk non saranno presenti gli stati uniti, ma Barack Obama Ieri sera ha telefonato a Vladimir Putin. Secondo la casa bianca i due presidenti hanno discusso delle violenze e della presenza e delle azioni delle forze russe nelle regioni orientali ucraine. Obama ha poi ribadito il sostegno degli usa all'integrità territoriale e alla sovranità dell'ucraina e ha espresso la sua preoccupazione per l'escalation della violenza nell’est del paese e, soprattutto, per il sostegno che le truppe russe stanno ancora dando ai separatisti. L’invito di Washington a mosca è di cogliere l'occasione dell'incontro in programma a Minsk per arrivare ad una soluzione condivisa. “Se la Russia continuerà le sue azioni aggressive in Russia inviando soldati e armi e finanziando i ribelli, il prezzo da pagare per mosca aumenterà”, si legge in una nota emessa dalla casa bianca.
Secondo una nota del Cremlino, Putin ed Obama hanno discusso della crisi "interna" all'ucraina e della necessità di una soluzione politica che fermi rapidamente lo spargimento di sangue. Il Cremlino ha anche aggiunto che i due presidenti hanno rilevato la necessità di tutelare i diritti degli abitanti di tutte le regioni ucraine, compresi quelli di lingua russa a est.
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