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Ance Sardegna, Pierpaolo Tilocca eletto presidente: L’imprenditore originario del Goceano alla guida dell’Associazione regionale dei costruttori edili.

Staffetta all’Ance Sardegna: Pierpaolo Tilocca l’imprenditore espressione di Ance Sardegna Centrale, è il nuovo presidente regionale dei costruttori edili. L’elezione è avvenuta nei giorni scorsi durante l’ultima seduta del Consiglio dell’organizzazione regionale che si è svolta a Cagliari. Resterà in carica per  tre anni e subentra a Maurizio de Pascale, rimasto a capo dell’associazione per due mandati. Titolare e amministratore di due aziende edili specializzate in lavori pubblici, infrastrutture e impianti operante su tutto il territorio regionale, Tilocca, 43 anni originario di Burgos, è, come si definisce, un “aspirante imprenditore di seconda generazione”. Il padre, Romolo, aveva iniziato l’attività nel 1969 proprio nel centro del Goceano.

“Sarà una presidenza di coesione - commenta Tilocca - destinata non solo ai rappresentanti dell’Ance ma allargata e condivisa con tutto il mondo delle costruzioni. Dobbiamo farci promotori delle istanze di tutto il comparto e spingere la politica regionale affinché inserisca in agenda, tra le priorità, l’approvazione del cosiddetto Piano Casa, magari non menomato nella versione licenziata dalla IV commissione ma in quella proposta, per la prima volta nella storia Sarda del comparto, in maniera unitaria da tutto il sistema delle costruzioni, anche cooperativo, sindacati compresi. Ciò al fine di evitare una strana ed ingiusta sperequazione sulle limitazioni imposte in alcune zone ai proprietari di immobili (zone E ed F) che invece per vocazione sarebbero più facilmente suscettibili di interventi finalizzati alla valorizzazione del patrimonio edilizio esistente, anche in chiave di sviluppo del territorio con  evidenti e positive ricadute economico-occupazionali”.

Con questo obiettivo Tilocca chiede “un doveroso atto di coraggio al Consiglio Regionale volto a migliorare e completare il Disegno di Legge 130 necessario a trasferire i buoni propositi da tutti enunciati (maggioranza ed opposizione) in atti concreti a vantaggio immediato dell’economia isolana, proprio nella dimensione aziendale delle piccole e medie imprese della Sardegna, che, immediatamente ne trasferiscono i vantaggi di filiera all’economia reale sul territorio. Ciò in attesa, e al fine di recuperare il tempo perso – prosegue - della enunciata nuova Legge sul Governo del Territorio che potrà contenere e migliorare le misure emergenziali da attuarsi col piano Casa ma  che obiettivamente, non potrà essere operativa in tempi celeri”.

Nel ricordare  come ancora oggi comunque le costruzioni si confermano trainanti per l’economia dell’isola - conclude il neo presidente dell’Ance Sardegna -  con un numero di occupati che costituiscono il 45,6% degli addetti dell’industria e l’8,4% dei lavoratori operanti nell’insieme dei settori economici, sarà certamente il mirato utilizzo della spendita dei fondi europei e di Sviluppo e Coesione, finalmente in percentuali meno infinitesimali di quelle sinora attuate, a rilanciare l’economia globale isolana, con la realizzazione, si pensi alla tanto necessaria modernizzazione della rete ferroviaria, delle infrastrutture necessarie ad integrare ed efficientare sinergicamente tutti i comparti produttivi, oltre quello delle costruzioni anche quello turistico e agroalimentare”. Com