La seduta si è aperta sotto la presidenza del presidente Gianfranco Ganau. Dopo le formalità di rito, l’Assemblea ha proseguito l’esame dell’ordine del giorno, con l’art. 6 del Disegno di Legge n°170/S/A. Giunta regionale. Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione (legge finanziaria 2015). Il presidente, dopo aver dato lettura degli emendamenti presentati ed acquisito i pareri del presidente della commissione e della Giunta, ha aperto la discussione generale sull’articolo e gli emendamenti.
Il consigliere Ignazio Locci (Forza Italia) ha ricordato che il provvedimento prevede il de-finanziamento di un intervento programmato inserito nel Piano Sulcis ed il reimpiego delle risorse, in base ad un accordo fra Regione-Governo, per un importo di 20 milioni.
omplessivamente, ha continuato Locci, «il Piano Sulcis prevede interventi complessivi per 600 milioni che, in realtà, rimettono a sistema risorse che nel tempo non erano state impiegate, anche per l’assenza di una spinta propulsiva; ora ci sono anche quei 127 milioni liberati recentemente dal Cipe, e questa programmazione indica che il Sulcis ha saputo muoversi anche in direzione di nuove filiere produttive». In proposito, il consigliere Locci ha illustrato un suo emendamento che va nella direzione del potenziamento della nautica di diporto, dal turismo alla logistica. Il Consiglio, a suo giudizio, «in ogni caso deve potersi esprimere senza delegare tutto alla cabina di regia del Piano».
Il consigliere Paolo Truzzu (Sardegna-Fdi) ha messo l’accento sul fatto che l’articolo «introduce la sezione economica della finanziaria; se è vero che, come dice l’assessore, si tratta di un documento orientato allo sviluppo, le perplessità emergono subito perché siamo in presenza di uno spezzatino all’interno del quale non si intravede una logica, anzi il piano appare nebuloso e non contiene nuove opportunità per le imprese». Truzzu ha poi proposto alla Giunta, in relazione al raddoppio del cavo sottomarino che serve alla penisola ma non alla Sardegna che, in quel contesto, ci si attivi perché «anziché per il raddoppio si lavori per metanizzare l’Isola con modalità da definire secondo le indicazioni dell’advisor».
Il consigliere Alessandra Zedda (Forza Italia) ha messo in luce che anche grazie al reimpiego dei 20 milioni destinati in origine alla nuova centrale termica al servizio di Euroallumina, «molte parti del Piano Sulcis possono avere nuovo impulso non essendoci il vincolo del Patto di stabilità; una occasione importante per rilanciare quel territorio ed anche l’indirizzo a favore della nautica può dare una spinta alla ripresa economica del Sulcis: ora bisogna stringere i tempi».
Il capogruppo dell’Udc Gianluigi Rubiu, ha condiviso gli interventi di quanti hanno parlato di una occasione importante per individuare i settori in grande sofferenza da rilanciare nel Sulcis. Rubiu si è detto d’accordo con il collega Locci relativamente all’indirizzo a favore della nautica ma, ha precisato, «è necessario considerare anche il turismo sostenibile in tutte le sue forme, dall’archeologia alla speleologia, dalla cultura all’ambiente, senza sottovalutare il ruolo trainante dell’industria». Dopo 3 anni, ha poi osservato, «si può dire che il Piano Sulcis è andato davvero troppo piano ed ora, anche dopo lo stanziamento recente di 127 milioni del Governo, bisogna accelerare». Il capogruppo dell’Udc si è poi dichiarato a favore del progetto per la realizzazione di un impianto per la produzione di bio-fuel «che non danneggia l’agricoltura di qualità ma anzi colma il vuoto di terreni infrastrutturati ma incolti; dovrà avere un bacino produttivo di circa 5000 ettari di terreno nell’area di 70 km ed entrerà in produzione al terzo anno; quindi, in quel periodo, dovrà approvvigionarsi di materia prime sul mercato, garantendo comunque almeno 300 posti di lavoro diretti più 200 nell’indotto». Rubiu ha concluso invitando l’assessore competente a considerare, nell’esame di quel progetto, gli indirizzi del Consiglio e delle parti sociali del territorio interessato.
È poi intervenuto il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis che ha annunciato il ritiro di tutti gli emendamenti sostitutivi totali e parziali agli articoli 6 e 6 bis. Subito dopo il presidente Ganau ha dato la parola all’assessore all’Industria Maria Grazia Piras che ha spiegato i motivi che hanno portato allo stanziamento delle risorse per il Piano Sulcis. «I venti milioni erano stati destinati inizialmente alla centrale ma in seguito su quella partita è intervenuto il Governo. La Giunta ha quindi deciso di destinare i fondi ai progetti del Piano Sulcis».
L’assessore ha poi assicurato l’Aula sugli investimenti futuri: «Terremo conto dei vostri suggerimenti – ha detto Piras - in questo periodo è stata data un’accelerazione alla spesa e all’attività progettuale a breve si cominceranno a spendere i 617 milioni di euro destinati al Piano».
Piras ha poi parlato del progetto “Biofuel”: «Personalmente sono d’accordo – ha detto l’assessore – stiamo valutando gli impatti occupazionali e ambientali dell’intervento. Siamo attenti agli obiettivi che il Piano Sulcis si è posto».
Il presidente Ganau ha quindi messo in votazione l’emendamento 654 (sostitutivo parziale) che è stato respinto con 30 voti contrari, 22 i favorevoli. L’Aula ha poi approvato il testo definitivo dell’articolo 6.
Si è poi passati all’esame dell’articolo 6 bis (Interventi per il riconoscimento delle aree di grave crisi). Per Daniela Forma(Pd), l’articolo in discussione rappresenta una delle intuizioni più felici della finanziaria.
"Il riconoscimento delle aree di crisi nasce dall’esigenza di dare una risposta unitaria alle richieste che arrivano dalla Sardegna Centrale dove chiudono le industrie e i lavoratori rischiano di rimanere fuori dagli ammortizzatori sociali – ha detto Forma – le sollecitazioni dei sindacati e delle forze datoriali mirano ad ottenere condizioni che attirino gli investimenti produttivi». Forma, dopo aver ringraziato l’assessore e la Giunta per la disponibilità dimostrata, si è detta sicura delle capacità dell’esecutivo di trovare soluzioni adeguate per il rilancio delle aree di crisi.
Il presidente Ganau, non essendoci altri iscritti a parlare, ha messo in votazione l’emendamento 536, presentato dalla maggioranza, che fissa al 31 dicembre 2015 il termine ultimo per la conclusione degli investimenti. L’emendamento è stato approvato dall’Aula che ha poi dato il via libera anche al testo dell’articolo 6 bis.
Il presidente Ganau ha dichiarata aperta la discussione sull’articolo 7(Concessioni di anticipazioni ai Gal) e sugli emendamenti presentati sui quale il consigliere, Franco Sabatini (Pd) ha espresso il parere contrario della commissione e l’assessore Raffaele Paci ha dichiarato il parere della Giunta conforme a quello della commissione.
L’Aula con distinte votazioni non ha approvato gli emendamenti 325=364; 211=719; 685=212; 213=687; 214=689; 442 e 441. Il presidente ha posto in votazione il testo dell’articolo 7 che è stato approvato ed ha dichiarata aperta la discussione sull’articolo 8 (Interventi per il miglioramento delle produzioni animali) e sugli emendamenti presentati. Il presidente della Terza commissione, Franco Sabatini (Pd), ha dichiarato il parere contrario della commissione per tutte le proposte di modifiche presentate ed ha rivolto ai presentatori dell’emendamento aggiuntivo n. 6 l’invito al ritiro. L’assessore Paci ha dichiarato il parere della Giunta conforme a quello della commissione.
Il consigliere di Forza Italia, Oscar Cherchi, ha sottolineato come gli articoli 7 e 8 rappresentano azioni in continuità con quelle promosse dalla precedente amministrazione in Regione. Per tali ragioni, il consigliere Cherchi ha annunciato il ritiro di tutti gli emendamenti soppressivi presentati dai consiglieri di Fi all’articolo 8.
Il capogruppo di “Sardegna”, Modesto Fenu, ha preso la parola per annunciare il ritiro degli emendamenti soppressivi presentati dai consiglieri del suo gruppo all’articolo 8. Successivamente alla conferma del ritiro anche dell’emendamento sostitutivo 440 (Truzzu, Fenu), il presidente ha posto in votazione il testo dell’articolo 8 che è stato approvato. Il consigliere Gianmario Tendas (Pd) ha annunciato l’accoglimento dell’invito al ritiro dell’emendamento aggiuntivo n.6 ed il presidente del Consiglio ha posto in votazione l’emendamento aggiuntivo 455. Il presentatore, Modesto Fenu (Sardegna), ha quindi illustrato il contenuto dell’emendamento che prevede il coinvolgimento delle compagnie di caccia nella lotta alla eradicazione della peste suina, con particolare riferimento ai cosiddeti selvatici. L’assessore della Sanità, Luigi Arru, si è detto d’accordo con la proposta del consigliere Fenu ma ha precisato che il coinvolgimento dei cacciatori nelle azioni di contrasto alla peste suina saranno inserite all’interno dello specifico piano di eradicazione e finanziato con le risorse ad esso destinate.
Il capogruppo di “Sardegna”, Fenu, si è detto soddisfatto delle rassicurazioni fornite dall’assessore Arru ed ha annunciato il ritiro degli emendamenti sull’argomento: il 455 e successivamente il 458 e il 457.
La consigliere di Fi, Alessandra Zedda, ha illustrato quindi il contenuto dell’emendamento aggiuntivo 781 che prevede l’istituzione del micro credito anche in agricoltura. Sono intervenuti per dichiarare il voto a favore i consiglieri: Ignazio Locci (Fi); Gianluigi Rubiu (Udc); Oscar Cherchi (Fi), Paolo Truzzu (Fdi-Sardegna) e Modesto Fenu (ZonaFranca-Sardegna). L’assessore dell’Agricoltura ha ringraziato i consiglieri per aver posto attenzione sul tema dell’introduzione del micro credito nel comparto agricolo ma ha annunciato che tale obiettivo sarà raggiunto nei prossimi mesi attraverso azioni specifiche in collaborazione con la Sfirs.
Il presidente del Consiglio ha quindi posto in votazione l’emendamento 781 che non è stato approvato dall’Aula.
Successivamente, il Consiglio ha approvato gli articoli 9 (Indennizzi agli imprenditori agricoli) e 10 (Promozione e pubblicità dei prodotti agricoli). Il primo stanzia: a)100mila euro per il danno subito dagli imprenditori agricoli a seguito dell'applicazione di prescrizioni fitosanitarie emesse dal competente servizio dell'Assessorato regionale dell'agricoltura in materia di protezione contro la diffusione nel territorio regionale di organismi nocivi ai vegetali e ai prodotti vegetali; b) 600.000 per la concessione di aiuti alle aziende vivaistiche per i danni subiti a causa del punteruolo rosso delle palme, comprendendo nel calcolo degli aiuti sia il valore delle piante morte che gli oneri per l'abbattimento e lo smaltimento; c) 100mila euro per il risarcimento dei danni cagionati dai delfini alle attrezzature da pesca degli operatori del settore ittico.
Il secondo definisce i regimi di aiuti in materia di promozione e pubblicità dei prodotti agro-alimentari in conformità agli orientamenti dell'Unione europea per gli aiuti di Stato nei settori agricolo e forestale e nelle zone rurali. Per la partecipazione istituzionale alle fiere di settore intra ed extra Unione europea, la Giunta regionale definisce, in applicazione dei regolamenti comunitari di esenzione e de minimis, le condizioni di erogazione degli aiuti, fino al 100 per cento dei costi ammissibili, sotto forma di servizi sovvenzionati, ai produttori primari, alle piccole e medie imprese (PMI) di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e agro-alimentari e agli operatori della pesca.
Respinti, infine, tutti gli emendamenti presentati fatta eccezione per l’emendamento n°599 all’art. 10 che prevede l’intervento della Regione a sostegno delle filiere dell’agro-alimentare, con un intervento di 150.000 euro per il 2015.
La seduta prosegue con l’esame dell’articolo 11. Com