La programmazione territoriale sarà il banco di prova del rapporto fra Enti Locali e Regione sul modello della Conferenza Stato Regioni, per rendere sistematico il confronto sui grandi temi strategici per la Sardegna. Oggi si è tenuto il primo incontro ufficiale con il presidente Francesco Pigliaru, l'assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci, gli assessori degli Enti Locali e degli Affari Generali Cristiano Erriu e Gianmario Demuro e i presidenti dell'Anci Piersandro Scano che ha portato i saluti dell'assente Giuseppe Casti del Cal, dell'Asel Rodolfo Cancedda e dell'Aiccre Tore Sanna.
Il presidente Pigliaru, sottolineando l'importanza dell'incontro, ha detto che "in questi incontri dobbiamo metterci tutti la testa perché non esistono formule magiche ma scelte coraggiose attraverso la programmazione integrata per lo sviluppo dei territori. Noi sappiamo che nella Finanziaria abbiamo messo una chiara idea di crescita diffusa di questa regione. Non ci devono essere pezzettini di sviluppo, devono dissolversi gli approcci localistici. In questo la Giunta è molto determinata, e se questo tavolo andrà avanti con questo comune sentire allora siamo apertissimi al confronto. Ma bisogna assolutamente uscire da logiche campaniliste e ideologiche - conclude il presidente Pigliaru - Stiamo parlando di territorio, di una partita enorme che richiede infrastrutture e capitale umano, ma anche un progetto per andare nella direzione giusta, con scelte coraggiose proprio rispetto al territorio".
"Abbiamo proposto al governo regionale un deciso e coraggioso salto in avanti nelle relazioni tra Regione ed enti locali sul terreno della programmazione - spiega il presidente dell'Anci Piersandro Scano -. Noi, da parte nostra, vogliamo concorrere a orientare i processi di programmazione. Naturalmente ciascuno ha le sue responsabilità e prerogative, la giunta governa, il consiglio legifera e i Comuni amministrano e rappresentano le proprie comunità. Come modello indichiamo quello dei rapporti tra Stato e Regioni nella conferenza Stato-Regioni". Il presidente dell'Anci ha poi nuovamente affrontato il tema dello spopolamento come uno dei problemi più urgenti della Sardegna. "Proponiamo che il filo conduttore delle politiche di programmazione sia la lotta allo spopolamento e la predisposizione di una effettiva politica dotata di risorse per determinare una concreta possibilità di riscatto e crescita", dice Scano.
Una battaglia, quella contro lo spopolamento, sposata in pieno dalla Giunta regionale che ne fa uno dei temi centrali del Prs, il Piano regionale di Sviluppo. "Purtroppo è un fenomeno che si è diffuso a livello mondiale, difficile da gestire e risolvere: ma io sono fortemente convinto che l'unica soluzione possibile sia creare opportunità di lavoro in quei luoghi, attrarre imprese e dare motivazioni perché si localizzino lì", dice l'assessore Paci ribadendo l'importanza del rapporto costante e proficuo con gli Enti Locali purché "portato avanti con procedure snelle che consentano di arrivare a risultati concreti e utili in poco tempo, un rapporto che sia rapido nella forma ma assolutamente efficace nella sostanza".
Secondo l'assessore Erriu "la Conferenza permanente Regione-Enti locali ha dato il via libera alla delibera di indirizzo sulla Programmazione territoriale che servirà a governare le politiche di investimento per i Comuni. Il nuovo assetto istituzionale previsto dalla Riforma degli Enti locali sarà affiancato e potenziato dagli strumenti della programmazione del territorio, e dalle consistenti risorse messe a disposizione dai fondi strutturali e dal FSC (Fondo Sviluppo e Coesione) e Fondo Infrastrutture. Durante la riunione la Conferenza ha inoltre concordato sulla necessità di riformare i rapporti tra Regione e Autonomie locali per potenziarne il ruolo e coordinare in modo più efficace la finanza pubblica locale, il Patto di stabilità, la perequazione tra territori nel nuovo assetto istituzionale riformato". Perfettamente d'accordo sull'opportunità di ispirarsi al modello Conferenza Stato-Regioni l'assessore Demuro: "Il modello della Conferenza Unificata è certamente da considerarsi un ottimo strumento per arrivare a soluzioni che siano il più possibile condivise nel campo delle decisioni strategiche per gli Enti locali", dice il titolare degli Affari Generali. Com