"Basta con le bugie che alimentano false illusioni e speranze nei sardi: continueremo a difendere gli interessi della Sardegna anche sul versante accise e a combattere perché tutti i nostri diritti vengano rispettati e tutto quanto dovuto dallo Stato entri nelle nostre casse, ma facendo battaglie nel modo opportuno e seguendo i percorsi stabiliti dal nostro stesso Statuto. La sentenza della Corte Costituzionale che boccia la norma sulle accise per i carburanti contenuta nella Finanziaria 2014 della Giunta Cappellacci dimostra che il percorso intrapreso nella precedente legislatura non era corretto".
L'assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci ribadisce che "una legge regionale ordinaria non può modificare una norma dello Statuto che ha valore costituzionale, è un vizio procedurale evidente a chiunque che infatti è stato bocciato dalla Consulta. A noi non interessa fare propaganda, vogliamo raggiungere risultati concreti, anche nella rivendicazione sulle accise: vogliamo vincere le battaglie nell'interesse di tutti i sardi ma con il metodo e le procedure corretti".
Secondo il vicepresidente della Regione "chi continua a polemizzare su questo argomento o non sa neanche come funziona la Corte Costituzionale, che agisce esclusivamente nel rispetto delle norme e del diritto, oppure strumentalizza la situazione per approfittare della buona fede dei cittadini, non avendo rispetto né per l'autonomia della Corte né per il nostro stesso Statuto, che non può essere modificato a piacimento - conclude l'assessore Paci - Sono stupidaggini di chi non ha ancora capito o fa finta di non capire che queste vertenze si portano avanti con serietà e non con battaglie inutili e dunque perse in partenza. Sapevano perfettamente che la norma era illegittima tanto che lo sbandierato miliardo che sarebbe dovuto arrivare dalle accise sui carburanti loro stessi non lo hanno inserito fra le entrate della scorsa finanziaria".