“Sono davvero sorprendenti, mostrano una crescita a doppia cifra”. Questo il commento del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, sui dati relativi ai contratti a tempo indeterminato attivati nei primi due mesi dell'anno, periodo in cui il Jobs Act non era ancora in vigore.
I dati I numeri sono stati ufficializzati dal ministro del Lavoro, Giuliano Poletti. "Nei primi due mesi del 2015 sono stati attivati 79mila contratti a tempo indeterminato in più rispetto ai primi due mesi del 2014". Poletti ha spiegato che a gennaio 2015 i contratti a tempo indeterminato sono stati il 32,5% in più di gennaio 2014. Per i giovani 15-29enni la variazione tendenziale è pari a +43,1%. A febbraio l'aumento percentuale è stato del 38,5% e per i giovani è arrivato al 41,4%.
Il ministro del lavoro ha inoltre detto che non si può sapere al momento se i contratti a tempo indeterminato sono aggiuntivi o se si tratta di trasformazioni di contratti a tempo determinato. In ogni caso, ha sottolineato, 1"l'orientamento a stabilizzare i rapporti di lavoro è un dato assolutamente positivo". I dati - spiega un report del ministero del Lavoro - sono da leggere anche in relazione ai forti incentivi per le assunzioni a tempo indeterminato introdotti con la legge di stabilità 2015, con la decontribuzione triennale più lo sgravio permanente dell'Irap per i datori di lavoro.
“È un giorno importante", ha dichiarato Matteo Renzi arrivando al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la prima volta da quando ha assunto l'interim. Secondo il premier i numeri "sono davvero sorprendenti" ed “è il segnale che l'Italia riparte".