“Sappiamo del vostro ruolo e ne siamo orgogliosi”. Così il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha esordito stamane all’incontro con i rappresentanti delle Associazioni sarde che si occupano di protezione civile, al quale hanno partecipato anche l’assessore regionale dell’Ambiente, Donatella Spano, il direttore generale della Protezione civile della Regione, Graziano Nudda, e il comandante del Corpo forestale e di vigilanza ambientale, Gavino Diana.
Raccogliendo la richiesta delle Associazioni, il presidente Pigliaru ha incontrato i componenti della Rappresentanza regionale e si è detto disponibile a promuovere una giornata per illustrare a tutti i volontari sardi del settore i risultati delle azioni che nei prossimi mesi saranno concordate con la Consulta. Il presidente ha invitato le Associazioni a presentare suggerimenti e richieste in un’ottica sinergica tesa al raggiungimento efficace e rapido delle problematiche esistenti e snellire gli adempimenti burocratici.
I volontari hanno anticipato una serie di proposte: l’istituzione di una Consulta regionale, in linea con quanto già operante a livello nazionale, che possa dialogare proficuamente con la Direzione regionale della protezione civile; un incontro a breve con i vertici della stessa Direzione per mettere a fuoco le problematiche del settore e organizzare nei territori un’azione sinergica; attivazione di una convenzione con le Asl per le visite mediche obbligatorie per legge, che consentirebbe anche di far risparmiare risorse alla Regione (che garantisce la copertura economica); l’esonero dal pagamento del bollo auto dei mezzi operativi intestati alle Associazioni, sulla base di quanto già fatto da altre Regioni; l’adozione delle linee guida per disciplinare e armonizzare le attività di protezione civile in tutta l’Isola.
“La Regione farà tutto il possibile per venire incontro alle esigenze delle Associazioni di volontariato perché conosciamo e apprezziamo il valore del loro operato”, ha ribadito Pigliaru. L’assessore Spano ha poi spiegato che “nel percorso virtuoso che abbiamo varato bisogna rivedere lo schema di formazione per qualificare gli operatori, in modo tale che possano acquisire e perfezionare le necessarie competenze in una materia particolarmente rilevante e che è al servizio dell’intera collettività. È inoltre indispensabile attivare una collaborazione istituzionale più ragionata e coordinata per le attività di informazione e prevenzione soprattutto con i giovani, con particolare riferimento al progetto Iscol@”.
Un concetto ripreso e sostenuto anche dal presidente Pigliaru, che ha sottolineato l’importanza di offrire strumenti non solo teorici ai più giovani, al di là delle attività previste per l’ottenimento dei crediti formativi. L’Osservatorio regionale sta lavorando anche per il passaggio in tempi stretti di alcune competenze che sino ad oggi erano di pertinenza delle Province.