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Venticinque aprile, Mattarella: “Resistenza Fondamento Etico. Democrazia Lotta Severa A Corruzione”.

"La rivolta morale del nostro popolo contro gli errori della guerra, contro le violenze disumane del nazifascismo, contro l'oppressione di un sistema autoritario non è esercizio da affidare saltuariamente alla memoria. Stiamo parlando del fondamento etico della nostra nazione". Il presidente Mattarella ha dato il via alle celebrazioni del 25 aprile all'Altare della Patria a Roma e poi è volato a Milano, dove ha parlato al Piccolo Teatro: "Oggi è la festa della libertà di tutti: una festa di speranza ancor più per i giovani. Battersi per un mondo migliore è possibile e giusto, non è vero che siamo imprigionati in un presente irriformabile".

"Nella lotta alla corruzione e alle mafie le istituzioni devono tenere la guardia alta - ha ricordato - emblema della riscossa nazionale".

Riferendosi alla Costituzione, Mattarella ha detto: "Non è solo un insieme di norme", è "il cuore e il cervello" del nostro Paese. "La Costituzione è una forza dinamica che ci sospinge", è "la strada maestra sulla quale camminare". Poi: "Un pensiero di gratitudine va rivolto ai tanti che hanno sacrificato la propria vita per la Liberazione e questo pensiero va esteso a quei giovani soldati, provenienti da diversi Paesi, che sono morti in terra italiana per liberarci dalla barbarie".

"Abbiamo una strada non facile davanti a noi - ha ricordato - Ma le nostre radici hanno ancora molta linfa. I nostri padri ci hanno dato moltissimo e onorarli, per noi, comporta l'onere di compiere nuovi passi. La festa della Liberazione è un incitamento a tenere la schiena dritta, ad essere fedeli a noi stessi".

Il presidente della Repubblica, accompagnato dalla figlia Laura, in mattinata aveva ha deposto all'Altare della Patria una corona d'alloro per il 70/o anniversario della Liberazione. Con il capo dello Stato, accolto dalle Forze Armate in picchetto d'onore, anche il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, il presidente del Senato, Pietro Grasso, il ministro della Difesa, Pinotti, il sindaco di Roma Marino, il vicepresidente della Camera, Giachetti. Successivamente Mattarella è volato a Milano