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Nepal. Il premier lancia l’allarme: le vittime del terremoto potrebbero essere 10mila

Le vittime del devastante terremoto che sabato ha colpito il Nepal potrebbero essere 10.000. Lo ha dichiarato il premier Sushil Koirala secondo il quale i morti accertati sono 4.349 e 7.953 feriti. Per l'Onu sono 8 le milioni per le persone colpite del sisma e di queste, 1,4 milioni, sono a corto di cibo. Koirala ha lanciato un appello alla comunità internazionale affinché fornisca tende, medicine ed assistenza sanitaria per la cura e la riabilitazione delle vittime del sisma.

Sale di ora in ora il bilancio delle vittime del terribile terremoto di magnitudo 7.8 a mano che i soccorsi riescono a raggiungere le aree più remote del piccolo Paese che si stende sulla catena dell'Himalaya tra India e Cina. Un milione di persone hanno perso la loro casa.

Tra ieri notte e stamattina sono stati rintracciati altri 18 italiani che si trovano in Nepal, ha annunciato il responsabile dell'unità di crisi della Farnesina, Claudio Taffuri. 18 connazionali che probabilmente si vanno a sottrarre a quei 40 "irreperibili" di cui riferiva ieri sera il Ministero degli Esteri.

Taffuri ha aggiunto che la Farnesina sta "predisponendo dei voli per recuperare (i connazionali) in maggiore difficoltà. Il primo partirà già oggi ma poi (l'atterraggio) dipenderà dalle condizioni dell'aeroporto (di Kathmandu che è congestionato) ma auspichiamo che già in serata o nelle prime ore di domani riusciremo a portare via un primo nucleo di connazionali". "Un secondo aereo è in programmazione porterà stavolta degli aiuti, sarà più capiente, e riporterà poi il resto dei connazionali, che non sono tutti a Kathmandu e debbono avere il tempo di raggiungere la capitale" ha concluso il capo dell'Unità di Crisi della Farnesina.

Sono quattro gli italiani morti nella zona di Langtang, tuttora difficilmente accessibile. Si tratta degli escursionisti Renzo Benedetti e Marco Pojer e degli speleologi Oskar Piazza e Gigliola Mancinelli. Quest'ultima si trovava nella zona di Langtang insieme a Piazza e ad altri due italiani che sono riusciti a salvarsi seppur con qualche frattura: Giuseppe Antonini e Giovanni Pizzorni. Entrambi sono riusciti a mettersi in contatto con i familiari.

Da Pechino, il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, ha annunciato che una squadra dell'Unità di crisi della Farnesina è arrivata a Kathmandu per continuare le ricerche degli italiani dispersi, in tandem con un 'advanced-team' della Protezione civile. Le segnalazioni pervenute alla Sala Operativa dell'Unità di Crisi nel corso delle ore successive al sisma di sabato hanno consentito di rintracciare fino ad ora - oltre agli 8 turisti inizialmente registrati su www.dovesiamonelmondo.it - più di 300 connazionali non registrati che erano presenti nell'area colpita dal terremoto.

La Croce Rossa ha creato un database dove è possibile cercare familiari o amici dispersi. In Francia mancano all'appello ben 676 persone, in Spagna 117 e in Gran Bretagna almeno 90. Ma le ricerche sono rese ancor più difficili dalle scosse che continuano a far tremare il Nepal. L'ultima di magnitudo 5.1 nel pomeriggio di ieri.