Press "Enter" to skip to content

Italicum alla firma di Mattarella. Le opposizioni lavorano al referendum

Approvato lunedì scorso alla Camera tra le proteste delle opposizione e della minoranza dem, l'Italicum arriva al Quirinale. La firma del presidente della Repubblica Sergio Mattarella è infatti solo questione di ore, mentre il presidente del Consiglo Renzi ha firmato poco dopo le 9.

Ma la Lega sta già lavorando ad un referendum. La proposta è "già pronta e smonterà l'Italicum" assicura Calderoli, il padre della precedente legge elettorale da lui stesso ribattezzata Porcellum. Sul referendum convergerebbe anche Forza Italiam, mentre si sta smarcando dalla proposta il Movimento cinque stelle. "Referendum? meglio per altre battaglie" dice il pentastellato Alessandro di Battista.

C'è poi la partita interna al Pd. La minoranza minaccia guerra al Senato sulle riforme costituzionali con Pippo Civati che ha già un piede già fuori dal partito. "Il problema non è il ddl Boschi in se: il problema è come arrivare all'appuntamento con le riforme costituzionali in Senato. Dobbiamo fare qualcosa prima del ddl. La frattura che si è verificata sulla legge elettorale è troppo profonda perché non abbia conseguenze" spiegano dalla minoranza dem che si è riunita ieri a Palazzo Madama.

Renzi comunque non arretra e se da un lato assicura di voler tenere tutti dentro, dall'altra conferma di voler "andare avanti con testa dura". E non è escluso che siano già in corso trattative per un soccorso azzurro al Senato, contando proprio sul sostegno dell'area verdiniana di Forza Italia.